AstroRubrica: un raro visitatore interstellare

Elisa Goffo • 15 luglio 2025

Il 1° luglio 2025 è stata scoperta una cometa interstellare nel suo passaggio attraverso il Sistema Solare. La scoperta è stata effettuata dal telescopio ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System), situato a Río Hurtado, in Cile.


Sebbene gli astronomi abbiano inizialmente ipotizzato che si trattasse di un asteroide, le osservazioni successive hanno rivelato la presenza di una chioma e di una breve coda. Questo ha confermato che si trattava in realtà di una cometa, che è stata quindi denominata 3I/ATLAS. Il numero “3” indica che è il terzo oggetto interstellare conosciuto, mentre la “I” sta per “interstellare”.

La sua traiettoria


Al momento della scoperta, la cometa si trovava a circa 4,5 unità astronomiche dal Sole (circa 670 milioni di chilometri) e si muoveva a una velocità relativa di 61 km/s, ovvero circa 220.000 km/h.


Le osservazioni della sua traiettoria hanno mostrato che l’oggetto viaggia troppo velocemente per essere vincolato gravitazionalmente al Sole. La sua orbita è infatti iperbolica, il che significa che non è chiusa: la cometa non tornerà mai più indietro. Questo è un chiaro segnale della sua origine interstellare. Attualmente, sta attraversando il nostro Sistema Solare e proseguirà poi il suo viaggio verso le profondità dello spazio.


Fortunatamente, 3I/ATLAS non rappresenta alcuna minaccia per la Terra e durante tutto il suo passaggio rimarrà a distanze molto lontane. Il punto di massimo avvicinamento al nostro pianeta sarà raggiunto nel dicembre 2025, quando passerà a circa 1,8 unità astronomiche da noi (circa 270 milioni di chilometri). Il suo perielio, ossia il punto più vicino al Sole, sarà raggiunto verso la fine di ottobre 2025, a circa 210 milioni di chilometri di distanza — poco all’interno dell’orbita di Marte.

L’arrivo di un oggetto interstellare è un evento estremamente raro. Prima di 3I/ATLAS, sono stati osservati solo altri due oggetti di questo tipo: la celebre 1I/ʻOumuamua, scoperta nel 2017, e 2I/Borisov, scoperta nel 2019.

La missione Comet Interceptor


L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) sta attualmente preparando la missione Comet Interceptor, che sarà lanciata nel 2029 e posizionata in un’orbita di parcheggio presso il punto di Lagrange L2 del sistema Sole-Terra. Lì attenderà un bersaglio interessante. L’obiettivo della missione è raggiungere una cometa proveniente dalla lontana Nube di Oort, che circonda il nostro Sistema Solare, oppure — se si presentasse l’occasione, rara ma affascinante — un oggetto interstellare.

Messaggeri da altri sistemi planetari


Oggetti come 3I/ATLAS sono straordinari perché sono veri e propri estranei cosmici.

Mentre tutti i pianeti, le lune, gli asteroidi e le comete che conosciamo si sono formati all'interno del nostro Sistema Solare, i visitatori interstellari hanno un'origine completamente diversa. Sono frammenti di altri sistemi planetari, espulsi nel vuoto tra le stelle, che portano con sé preziosi indizi sulla formazione di mondi molto lontani dal nostro.

Lo studio di questi oggetti ci offre un'opportunità unica per analizzare i materiali primordiali formatisi in ambienti completamente diversi dal nostro.

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