Astrorubrica - Il Mistero della Nascita dei Pianeti

Paola Tiranti • 26 dicembre 2023

L'origine dei pianeti è uno degli enigmi più affascinanti che la scienza cerca di svelare. Le teorie attuali sulla formazione dei pianeti ci offrono un affascinante spettacolo di processi celesti, fusioni stellari e colpi di scena cosmici che sfidano la nostra immaginazione.


La Nebulosa Primordiale: Il Vivaio Planetario

Immaginate una vasta nebulosa, una nube di gas e polvere sparsa nello spazio interstellare. Questo è il punto di partenza, il vivaio cosmico in cui nascono i futuri pianeti. La teoria della nebulosa primordiale suggerisce che le interazioni tra particelle di polvere e gas, sotto l'influenza della forza di gravità, portino alla formazione di strutture sempre più dense.

Il Disco Planetario: Quando le Stelle sono le Coreografe

Le stelle svolgono un ruolo cruciale nella formazione dei pianeti. Una teoria predominante, chiamata "modello a disco protoplanetario", ci porta in una danza gravitazionale tra giovani stelle e i materiali circostanti. La nebulosa primordiale si condensa in un disco di materia che orbita attorno alla stella nascente. Attraverso processi di accrescimento e aggregazione, piccoli corpi planetari iniziano a formarsi nel disco.

La Nascita dei Giganti Gassosi: Una Ricetta Celeste

Come nascono i giganti gassosi come Giove e Saturno? Una delle teorie più accreditate suggerisce che questi pianeti si formino attraverso l'accrezione di gas su un nucleo solido in rapida crescita. Mentre il nucleo si sviluppa, attira l'idrogeno e l'elio circostanti, creando così i possenti giganti gassosi che ammiriamo nel nostro sistema solare.

Queste teorie sulla formazione dei pianeti toccano solo la superficie di un vasto campo di ricerca. L'universo continua a rivelare i suoi segreti, e gli scienziati lavorano instancabilmente per svelare i misteri che circondano la nascita dei pianeti. Mentre contempliamo le stelle nel cielo notturno, possiamo riflettere sulla meraviglia della nostra esistenza, frutto di eventi cosmici che hanno plasmato il nostro mondo e quelli che ci circondano.

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Il 1° luglio 2025 è stata scoperta una cometa interstellare dal telescopio Atlas
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Il 1° luglio 2025 è stata scoperta una cometa interstellare nel suo passaggio attraverso il Sistema Solare. La scoperta è stata effettuata dal telescopio ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System), situato a Río Hurtado, in Cile. Sebbene gli astronomi abbiano inizialmente ipotizzato che si trattasse di un asteroide, le osservazioni successive hanno rivelato la presenza di una chioma e di una breve coda . Questo ha confermato che si trattava in realtà di una cometa, che è stata quindi denominata 3I/ATLAS. Il numero “3” indica che è il terzo oggetto interstellare conosciuto, mentre la “I” sta per “interstellare”.
La crescita del numero di satelliti e detriti spaziali impone un'evoluzione dei sistemi di gestione.
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Nuovo satellite di osservazione della Terra per il monitoraggio delle superfici ghiacciate
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Il 30 luglio, l’ISRO, l'agenzia spaziale indiana, lancerà un nuovo satellite di osservazione della Terra con l'obiettivo di monitorare i cambiamenti delle superfici ghiacciate del pianeta . La missione trasporterà a bordo il radar NISAR , frutto di una collaborazione tra ISRO e NASA per il monitoraggio ambientale su scala globale. Il lancio avverrà dal Satish Dhawan Space Centre, in India, utilizzando un razzo Geosynchronous Satellite Launch Vehicle Mark II (GSLV Mk II), il vettore sviluppato dall'India per la messa in orbita di satelliti geostazionari. Questa missione rappresenta un importante passo avanti nella cooperazione internazionale per lo studio dei cambiamenti climatici e delle dinamiche terrestri.
EduSTEM: stem sotto l'ombrellone
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Esperimenti scientifici da fare in spiaggia (per imparare divertendosi) Le vacanze estive sono sinonimo di relax, gioco e tempo libero. Ma chi ha detto che d’estate non si può anche imparare? La spiaggia può trasformarsi in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, dove sabbia, sole, acqua e vento diventano strumenti di scoperta scientifica. In questo articolo ti propongo 5 esperimenti semplici e divertenti da fare in riva al mare con bambini e ragazzi. Niente schemi complicati, solo tanta curiosità e voglia di esplorare il mondo naturale... con piedi nella sabbia e mente accesa!
Biomass -Earth Explorer: il satellite che fa progredire le scienze della Terra
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Il 29 Aprile del 2025, dallo spazioporto di Kourou su un razzo Vega-C, e’ stato lanciato il satellite ESA Biomass . Biomass fa parte della famiglia degli Earth Explorer : satelliti che condividono l'obiettivo comune di far progredire le scienze della Terra contribuendo a rispondere ai principali quesiti scientifici attraverso l'osservazione della terra con strumenti avanzati. Ognuno degli Earth Explorer è dedicato all' osservazione di un diverso aspetto del sistema terrestre , come la criosfera, l'idrosfera, l'atmosfera e la ionosfera, nonché l'interno della Terra. L'obiettivo principale di queste missioni è comprendere la Terra come geosfera e le sue complesse interazioni.
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La missione Axiom-4 (Ax-4), che avrebbe dovuto rappresentare il ritorno di India, Polonia ed Ungheria nello spazio, ha recentemente subito molti rinvii a causa di malfunzionamenti al razzo Falcon 9 di SpaceX e a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Inizialmente il lancio era previsto per il 29 maggio, ma è stato rinviato prima all’ 8 giugno, poi al 10, all’11, successivamente al 12, al 22 giugno e infine a data da destinarsi. Al momento non si hanno notizie sulla prossima finestra di lancio disponibile.
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L’astrofotografia può essere una disciplina emozionante soprattutto con l’avvento delle videocamere dedicate, dei software e mediante l’utilizzo di telescopi con un buon potere risolutivo.
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