Edu-STEM: E tu chi sei?

Daniela Giannoccaro • 13 febbraio 2024

Questo titolo vuole stimolare la vostra curiosità, su un tema al quale di sicuro ci siamo tutti posti delle domande:

Si nasce o si diventa ciò che si è sempre desiderato? E questo da chi o cosa dipende?

Il nostro desiderio è sempre visto e riconosciuto? Ha sempre a che fare con i nostri talenti e le nostre capacità quanto predisposizioni personali?

Sono sempre cosi visibili i nostri talenti e, quand’anche non lo fossero, come facciamo a tirarli fuori per andare verso la giusta direzione?


Dalla nascita in poi, qualcuno si occupa di farci crescere ed educare al meglio.

I nostri genitori o chi ne fa le veci, cerca di predisporre l’ambiente migliore per noi. L’ambiente stesso, ci accoglie e affiancato alla famiglia sostiene una linea quanto più coerente. Ciò accade quando vi è un’alleanza tra famiglia e scuola. Presupponendo che si tratti del nostro caso, il bambino o la bambina mostra ciò che è, con i suoi lati buoni e meno buoni, con la sua forza e fragilità, con i suoi doni innati e predisposizioni.


Quanto questo avvenga senza condizionamento alcuno, è difficile stabilirlo.


Certo è che spesso in età adulta ci si pone la domanda: chi sono? 

Nietzche afferma: conosci te stesso e realizza quello che sei, perché solo così sarai un essere umano compiuto.


Come faccio a conoscere me stesso, soprattutto se nel frattempo mi sono convinto che non diventerò mai un’astronauta, un chirurgo, una scienziata ecc.?

Chi mi ha convinto? La scarsa fiducia in me stesso, quanto i miei insegnanti in questi ultimi 10 anni di vita o piuttosto il mio primo amore o miei genitori, le esperienze negative o le false credenze.


Certo è che per conoscere me stesso, devo partire da me.

Mi necessita capire ciò che mi piace e ciò che mi fa stare bene. Potrò passare per strade secondarie, allungare i tempi e fare lunghi giri prima di indossare l’abito che mi va a pennello, ma quando avrò rintracciato ciò che fa per me, allora mi sentirò appagato.


Attenzione ai condizionamenti esterni.

Non permettere a nessuno di dirti che quello che desideri è irraggiungibile... Se hai un sogno, devi difenderlo... Se vuoi qualcosa, vai e prenditela. Punto.”
 
WILL SMITH


Ognuno di noi ha dei talenti innati o che possono con tenacia e determinazione palesarsi, certo è che quando ne diventiamo consapevoli, solo allora possiamo decidere cosa fare. I segnali possono arrivare dal nostro stato d’animo, quanto anche dal mondo esterno che in qualche modo può indicarci la strada, sta a noi scegliere se percorrerla oppure no.

Nascita o non, quel che siamo possiamo sempre diventarlo e, anche se qualcuno o qualcosa ci ha marciato contro, possiamo sempre ripartire da capo e credere nel nostro sogno affinché diventi realtà.

Abbiamo bisogno di essere felici per incoraggiare tutti gli altri.

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Un tempo riservata agli osservatori professionali e alle agenzie spaziali, l’osservazione e la ripresa di corpi celesti come la Luna, i pianeti e persino il Sole è oggi alla portata di molti grazie ai progressi della tecnologia e alla crescente accessibilità di strumenti astronomici amatoriali. Sempre più appassionati di astronomia si cimentano nella fotografia planetaria e solare, ottenendo risultati sorprendenti e contribuendo, talvolta, anche alla ricerca scientifica. Negli ultimi anni, il mercato ha visto un’impennata nella qualità e nella disponibilità di telescopi, camere planetarie, filtri solari e software di elaborazione immagini pensati per gli astrofili. Strumenti come: • Telescopi a lunga focale , ideali per l’osservazione planetaria • Camere CMOS ad alta sensibilità e frame rate elevato • Software di stacking e post-processing (come AutoStakkert!, RegiStax e AstroSurface) hanno rivoluzionato le possibilità di chi osserva il cielo da casa, permettendo di ottenere dettagli sorprendenti di Giove, Saturno, Marte, delle fasi lunari e persino delle macchie solari.
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La NASA ha ufficialmente annunciato la selezione di 10 nuovi astronauti per la classe del 2025 , scelti tra oltre 8.000 candidati provenienti da tutti gli Stati Uniti. Dopo un lungo e rigoroso processo di valutazione che ha incluso test fisici, psicologici, tecnici e colloqui altamente selettivi, sono emersi sei donne e quattro uomini che rappresentano l'élite scientifica, tecnica e operativa del Paese. Il nuovo gruppo inizierà ora un intenso programma di addestramento di due anni presso il Johnson Space Center di Houston , sede storica del corpo astronauti. Durante questo periodo, saranno formati su una vasta gamma di competenze: camminate spaziali (EVA), operazioni robotiche, ingegneria di sistemi spaziali, lingua russa (necessaria per lavorare con i colleghi a bordo della ISS), sopravvivenza in ambienti ostili e operazioni mediche d’emergenza. Solo al termine di questo addestramento otterranno la qualifica ufficiale di astronauta. La classe del 2025 potrà essere assegnata a diverse missioni, tra cui spedizioni a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) , missioni commerciali con partner privati come SpaceX e Axiom , o, per alcuni di loro, ruoli chiave nelle prossime fasi del programma Artemis , che punta a riportare l’uomo — e per la prima volta una donna — sulla superficie lunare nel corso di questo decennio. Obiettivo finale: creare una presenza umana sostenibile sulla Luna e, successivamente, pianificare le prime missioni con equipaggio verso Marte . Con questa nuova selezione, il numero totale di astronauti scelti dalla NASA dalla nascita del corpo astronauti — risalente al 1959 con il primo gruppo delle missioni Mercury — sale a 370 persone . Si tratta di un traguardo simbolico, che riflette non solo la continuità della grande tradizione spaziale americana, ma anche la sua trasformazione: dagli anni pionieristici della corsa allo spazio, passando per le missioni Apollo, lo Space Shuttle e la ISS, fino all’attuale era di collaborazione tra agenzie spaziali e aziende private. La classe 2025 si distingue per la sua notevole diversità professionale . Tra i nuovi astronauti figurano piloti militari collaudatori , ingegneri aerospaziali , medici , scienziati planetari , esperti di missioni spaziali commerciali e persino una ex atleta della nazionale statunitense di rugby. Alcuni hanno già avuto un assaggio dello spazio, come Anna Menon , che ha volato nel 2024 nella missione privata Polaris Dawn , mentre altri hanno alle spalle centinaia di ore di volo in teatri operativi o hanno partecipato a missioni scientifiche in ambienti estremi sulla Terra, come l’Antartide o zone vulcaniche. Il loro background riflette il nuovo volto dell’esplorazione spaziale americana: multidisciplinare, collaborativo, altamente tecnico e sempre più orientato verso l’esplorazione umana del Sistema Solare . Questi dieci astronauti non saranno solo esploratori: saranno scienziati, ingegneri, comunicatori, ambasciatori della Terra nello spazio. Con l’ambizione di riportare esseri umani sulla Luna dopo oltre 50 anni, e con la prospettiva di spingersi oltre, la NASA sta costruendo oggi la squadra che domani potrebbe rappresentare l’umanità su altri mondi.
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