La pressurizzazione in cabina

Gabriele Dessena • 8 febbraio 2024

I moderni aeromobili civili da trasporto raggiungono un’altitudine di crociera compresa tra i 9 e 13 km. A quell’altezza l’aria è altamente rarefatta e l’assenza di sistemi di supporto la renderebbe invivibile per lunghi periodi. Infatti, la bassa densità dell’aria potrebbe causare diversi fenomeni sfavorevoli per i passeggeri e l’equipaggio, rendendo insicuro il volo.


Il più subdolo e pericoloso di questi fenomeni è l’ipossia, che può causare la perdita di coscienza per la bassa presenza di ossigeno nell’aria. In particolare, l’ipossia può accadere anche lentamente, rendendo i sintomi difficilmente identificabili. Per scongiurare questi fenomeni, i moderni aeromobili sono dotati di una cabina pressurizzata e di sensoristica per controllarne lo stato.


Il problema della rarefazione dell’aria era conosciuto ancor prima dell’avvento del “volo più pesante dell’aria” (heavier-than-air flying – riferendosi al fatto che gli aeromobili non usano gas meno densi per volare, come invece avviene con i palloni aerostatici). Nel 1875 gli aeronauti francesi Sivel, Crocé-Spinelli e Tissandier provarono a battere il record di altitudine di 8800 m. Tutti e tre gli aeronauti persero coscienza e l’unico sopravvissuto fu Tissandier. Questo incidente ebbe molto risalto all’epoca e un forte impatto sulla comunica tecnica dell’epoca.

Era chiaro quindi che a certe altezze non ci si sarebbe potuti spingere senza un’adeguata preparazione o sistemi di supporto. Malgrado ciò, fu solo agli albori della seconda guerra mondiale, nel 1938, che il primo aeromobile con cabina pressurizzata fu prodotto, il Boeing 307 Stratoliner.


L’avvento delle cabine pressurizzate ha permesso altitudini di crociera più alte e condizioni di volo più efficienti, rendendo anche possibile il volo supersonico dell’Áérospatiale-BAC Concorde e del Tupolev Tu-144.


Come funziona la pressurizzazione?

Nella stragrande maggioranza degli aeromobili commerciali a turboelica e turboventola, l’aria viene presa dalle valvole presenti nei diversi stadi di compressione della turbina, raffreddata in uno scambiatore di calore e filtrata prima di essere immessa in cabina. La pressione dell’aria in cabina viene controllata da una valvola di sfogo, che così assicura anche il ricambio dell’aria all’interno della cabina. Questo tipo di sistemi viene definito isobarico, poiché mira a mantenere la pressione della cabina constante alle diverse altitutidini.


Se tradizionalmente la pressurizzazione avviene tramite i motori, gli aeromobili di nuova concezione come l’Airbus A350 e il Boeing 787 sono equipaggiati con sistemi elettrici alternativi, garantendo minori perdite di efficienze ai motori, aggiungendo però complessità al sistema elettrico dell’aeromobile e permettendo l’entrata di aria direttamente dall’esterno. Questa novità e l’esteso uso di materiali compositi garantisce altitudini di cabina (altitudine equivalente ottenuta grazie alla pressurizzazione) più basse per un maggior comfort dei passeggeri


Condividi

EduSTEM: stem sotto l'ombrellone
Autore: Daniela Giannoccaro 4 luglio 2025
Esperimenti scientifici da fare in spiaggia (per imparare divertendosi) Le vacanze estive sono sinonimo di relax, gioco e tempo libero. Ma chi ha detto che d’estate non si può anche imparare? La spiaggia può trasformarsi in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, dove sabbia, sole, acqua e vento diventano strumenti di scoperta scientifica. In questo articolo ti propongo 5 esperimenti semplici e divertenti da fare in riva al mare con bambini e ragazzi. Niente schemi complicati, solo tanta curiosità e voglia di esplorare il mondo naturale... con piedi nella sabbia e mente accesa!
Biomass -Earth Explorer: il satellite che fa progredire le scienze della Terra
Autore: Lucia Pigliaru 2 luglio 2025
Il 29 Aprile del 2025, dallo spazioporto di Kourou su un razzo Vega-C, e’ stato lanciato il satellite ESA Biomass . Biomass fa parte della famiglia degli Earth Explorer : satelliti che condividono l'obiettivo comune di far progredire le scienze della Terra contribuendo a rispondere ai principali quesiti scientifici attraverso l'osservazione della terra con strumenti avanzati. Ognuno degli Earth Explorer è dedicato all' osservazione di un diverso aspetto del sistema terrestre , come la criosfera, l'idrosfera, l'atmosfera e la ionosfera, nonché l'interno della Terra. L'obiettivo principale di queste missioni è comprendere la Terra come geosfera e le sue complesse interazioni.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 24 giugno 2025
La missione Axiom-4 (Ax-4), che avrebbe dovuto rappresentare il ritorno di India, Polonia ed Ungheria nello spazio, ha recentemente subito molti rinvii a causa di malfunzionamenti al razzo Falcon 9 di SpaceX e a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Inizialmente il lancio era previsto per il 29 maggio, ma è stato rinviato prima all’ 8 giugno, poi al 10, all’11, successivamente al 12, al 22 giugno e infine a data da destinarsi. Al momento non si hanno notizie sulla prossima finestra di lancio disponibile.
Strumenti per l'astrofotografia di sole, Luna e pianeti
Autore: Andrea Vanoni 20 giugno 2025
L’astrofotografia può essere una disciplina emozionante soprattutto con l’avvento delle videocamere dedicate, dei software e mediante l’utilizzo di telescopi con un buon potere risolutivo.
Il Sole è una stella di media grandezza, con un diametro di circa 1,4 milioni di km e una superficie
Autore: Elisa Goffo 17 giugno 2025
Il Sole , la nostra stella, è una "nana gialla" di media grandezza, con un diametro di circa 1,4 milioni di km e una superficie rovente di circa 5500 °C. Nato circa 4,6 miliardi di anni fa, oggi si trova nella fase di "sequenza principale” , dove fonde idrogeno in elio nel suo nucleo, generando l’energia che ci raggiunge sotto forma di luce e calore – un processo che continuerà ancora per miliardi di anni.
Verità sulle scie chimiche: la scienza ci aiuta a distinguere la realtà dal mito
Autore: Gabriele Dessena 12 giugno 2025
Negli ultimi anni, si sono moltiplicate le voci su presunti complotti legati alle scie lasciate dagli aerei in alta quota . Molti chiamano queste tracce scie chimiche (chemtrails in inglese), ipotizzando che contengano sostanze misteriose o pericolose disperse intenzionalmente. In realtà, dietro a queste linee bianche che solcano il cielo si cela una spiegazione molto più semplice e, soprattutto, scientificamente fondata .
Con l’aumento della congestione orbitale, l’evitamento delle collisioni diventa sempre più complesso
Autore: Giovanni Garofalo 4 giugno 2025
L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha pubblicato il "Zero Debris Technical Booklet" il 15 gennaio 2025, un documento fondamentale che delinea le tecnologie necessarie per raggiungere l'obiettivo di Zero Debris entro il 2030. Questo è il risultato di una collaborazione tra ingegneri, operatori, giuristi, scienziati ed esperti di politica, tutti membri della comunità Zero Debris, composta dai firmatari della Zero Debris Charter. (European Space Agency, 2024)
Sfide e record delle sonde di esplorazione spaziali Voyager1 e Voyager 2
Autore: Simone Semeraro 28 maggio 2025
Nessun altro oggetto artificiale ha mai raggiunto la distanza che la sonda Voyager 1 ha percorso dal suo lancio. Quasi 25 miliardi di chilometri percorsi in 48 anni di viaggio . Ad oggi, Voyager 1 e la sua gemella, Voyager 2, sono gli unici costrutti terrestri ad aver oltrepassato l’eliosfera, rispettivamente nel 2012 e nel 2018. Ripercorriamo insieme i momenti salienti ed il fine ultimo della missione Voyager.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 20 maggio 2025
SpaceX ha annunciato di aver ottenuto i permessi dalla FAA per effettuare un altro test del sistema razzo-navicella Starship Super Heavy (Starship è la navicella-secondo stadio e il booster è chiamato Super Heavy) Il lancio è previsto per il 26 maggio 2025 alle 1:30 (ora italiana) dallo spazioporto Starbase a Boca Chica, Texas.
Un affascinante viaggio dell'universo in espansione, attraverso scoperte e misteri da risolvere.
Autore: Elisa Goffo 15 maggio 2025
Da 13,8 miliardi di anni, da quando è nato, l'universo è in continua espansione. Questa espansione non è semplicemente un allontanamento delle galassie l'una dall'altra, ma uno stiramento dello spaziotempo stesso, il tessuto quadridimensionale che costituisce il nostro universo.
Show More