Blog Post

Astronauti e missioni analoghe.

Liliana Balotti • 2 febbraio 2024

Astronauti analoghi: chi sono e cosa fanno

Negli ultimi anni si è sentito parlare molto spesso della figura dell’astronauta analogo. Ma chi sono e cosa fanno? Facciamo un po’ di chiarezza.

Future missioni a lunga permanenza sulla Luna oppure su Marte sembrano essere sempre più vicine e sempre meno fantascientifiche. Queste missioni richiedono notevoli sforzi come altissimi livelli di preparazione e ancora tantissimi studi da effettuare sul corpo umano.


Come tutti sanno, l’essere umano non è nato per poter sopravvivere, e tantomeno vivere, in un qualsiasi ambiente oltre quello terreno. Sappiamo però, grazie alle missioni spaziali, che siamo in grado di adattarci a vivere in assenza della forza peso oppure lontani dai nostri cari per diversi mesi, oppure riusciamo a condividere piccoli spazi per un certo quantitativo di tempo. Esattamente come avviene già nella Stazione Spaziale Internazionale.

Tutte queste condizioni, e molte altre, hanno però delle conseguenze psicologiche, hanno un effetto sulla nostra percezione degli spazi o del tempo; ad esempio il ritmo circadiano viene completamente sfalsato. Oppure producono delle ripercussioni anche importanti sull’aspetto fisico degli astronauti, come la perdita dall’1% al 2% della densità minerale ossea ogni mese.

Samantha Cristoforetti Astronaut ISS

Quindi sì, il corpo umano riesce ad adattarsi “allo spazio” ma non con estrema facilità e non senza sacrifici. Per questo motivo, le diverse agenzie spaziali hanno iniziato a simulare sulla Terra le future missioni lunari o marziane. Proprio per cercare di capire fino a che punto l’essere umano riesca a spingersi oltre i propri limiti e quanto riesca ad adattarsi a vivere in condizioni ancora più estreme di quelle presenti sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Dal bisogno di trovare risposte a queste domande e a moltissime altre nascono le missioni analoghe ovvero missioni, solitamente svolte in luoghi remoti ed estremi della Terra, il più verosimili possibili agli ambienti extraterrestri.

Ad esempio, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha un programma interno rivolto all’addestramento degli astronauti che si chiama CAVES (Cooperative Adventure for Valuing and Exercising human behaviour and performance Skills), il quale consiste nell’addestrare i futuri astronauti a vivere in un ambiente estremo come quello delle grotte.

Astronauti analoghi grotte

Le grotte hanno moltissime affinità con lo spazio, ne cito solamente alcune: prima di tutte l'isolamento dal mondo esterno, la mancanza di cicli diurni, il confinamento in un determinato ambiente, la scarsità di privacy, sfide tecniche e capacità di relazionarsi in un ambiente ristretto, le quantità di cibo e forniture limitate per mangiare o forniture per l’igiene, ma anche il comfort e la costante presenza di rischi. Questi fattori sono molto simili a ciò a cui sono esposti quotidianamente gli astronauti e a ciò a cui saranno sottoposti i futuri astronauti extraterrestri.


Ovviamente, l’ESA e le altre agenzie spaziali svolgono questi addestramenti per preparare i propri astronauti alle loro future missioni spaziali, ma non solo! Cercano anche di rispondere a tutte quelle domande sopra citate. Fortunatamente, queste simulazioni negli ultimi anni hanno catturato l’interesse di numerose compagnie spaziali private che, visto il periodo storico di nuova corsa allo spazio in cui stiamo vivendo, hanno deciso di creare dei centri appositi di simulazioni di missioni spaziali. Ovviamente, i risultati scientifici delle ricerche condotte in questi habitat sono condivisi tra la comunità scientifica e le agenzie spaziali.

Per ogni missione viene aperta una "call for analog astronaut" ovvero un bando a cui giovani studenti con qualsiasi background universitario, ricercatori, professori o tecnici possono applicare per provare ad essere selezionati per partecipare a queste simulazioni di missioni lunari o marziani. Coloro i quali vengono selezionati in base ai rigidi criteri che ogni compagnia privata ha, diventano astronauti analoghi. Dopo un periodo di addestramento in cui si introducono fra loro i diversi componenti dell’equipaggio e si studiano gli esperimenti da svolgere, si parte alla volta dell’habitat analogo. Anche in queste caso il luogo prescelto dove svolgere la missione si troverà in luoghi remoti della Terra, come deserti o grotte oppure in posti creati appositamente per essere il più simili possibili alle future basi lunari o marziane.

Gli astronauti analoghi sono quindi sottoposti a vivere per un determinato periodo di tempo sotto tutte quelle condizioni a cui sono sottoposti gli astronauti nella Stazione Spaziale Internazionale oppure i futuri astronauti che partecipano al progetto CAVES dell’ESA.

L’obiettivo è quello di riuscire ad ottenere più dati possibili e magari delle risposte o soluzioni per agevolare ed arrivare sempre più preparati alle future missioni spaziali.

Condividi

Come la missione Euclid cerca la materia oscura
Autore: Elisa Goffo 1 aprile 2025
La materia oscura è certamente una delle componenti più misteriose dell'universo. Sebbene sia invisibile e la sua natura sia sconosciuta, costituisce circa il 25% dell'universo , una quantità di gran lunga superiore a quella della materia ordinaria visibile. Non possiamo osservarla direttamente, né sappiamo di cosa sia fatta. L'unico modo per scoprirlo è attraverso i suoi effetti gravitazionali . Per svelarne i segreti, l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha lanciato la missione Euclid nel 2023, con l'obiettivo di creare la più grande mappa tridimensionale dell'universo . Tracciando le posizioni di miliardi di galassie e misurando il fenomeno delle lenti gravitazionali, Euclid ci aiuterà a comprendere come la materia oscura sia distribuita nel cosmo e come influisca sull'evoluzione delle galassie.
Navigazione aerea: dalla radioassistenza terrestre ai sistemi satellitari
Autore: Gabriele Dessena 27 marzo 2025
Vi siete mai chiesti come fanno gli aeroplani a orientarsi nel cielo, specialmente di notte o in condizioni meteorologiche avverse? La risposta è nelle radioassistenze : una rete invisibile, ma essenziale, di segnali radio che guidano i velivoli lungo rotte precise e sicure. Benché oggi la tecnologia satellitare abbia rivoluzionato il settore, questi sistemi terrestri rimangono cruciali per garantire sicurezza, affidabilità e ridondanza, soprattutto in casi estremi o emergenze.
Orbita: Firefly Aerospace missione demo per Lockheed Martin, Rocket-lab satelliti per OroraTech
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 25 marzo 2025
Mercoledì 26 marzo Firefly Aerospace lancerà una missione demo per Lockheed Martin mentre, circa un’ora dopo, Rocket Lab lancerà otto satelliti per l’azienda tedesca OroraTech. Il lancio di Firefly Alpha FLTA006 (sopranominata “ Message in a Booster ”) è la seconda missione che Firefly lancia per Lockheed Martin. Questa missione avrà il compito di portare in orbita il modello demo del LM 400 di Lockheed Martin, una piattaforma satellitare multi-missione progettata per ridurre i costi e rischi di lancio dei satelliti.
costellazione di satelliti HERMES per monitoraggio e trasmissione
Autore: Liliana Balotti 21 marzo 2025
La costellazione HERMES Pathfinder (High Energy Rapid Modular Ensemble of Satellites) dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) è stata lanciata con successo il 15 Marzo, alle 7:43 ora italiana, durante la missione Transporter 13 di SpaceX. Il lancio è avvenuto dalla Vandenberg Space Force Base (VSFB) in California, USA. I sei Cubesat della costellazione sono stati integrati su una piattaforma di rilascio ION, sviluppata dalla società D-Orbit, e posizionati su un vettore Falcon 9. Collocati su un'orbita eliosincrona a un'altitudine di circa 500-520 km e con un'inclinazione di 97,44 gradi, i nanosatelliti saranno dispiegati gradualmente, uno al giorno, circa una settimana dopo il lancio.
Come l'intelligenza artificiale (AI) può trasformare l'apprendimento senza sostituirlo
Autore: Daniela Giannoccaro 19 marzo 2025
Come l'AI può trasformare l'apprendimento senza sostituirlo Nel mondo della tecnologia, l'intelligenza artificiale (AI) sta diventando un alleato sempre più prezioso anche nelle aule scolastiche. Se utilizzata correttamente, l'AI può trasformare l'apprendimento, rendendolo più personalizzato, coinvolgente e accessibile. Tuttavia, è fondamentale non dimenticare i rischi connessi a un uso eccessivo o non regolato.
Satelliti del nostro sistema solare: gli affascinanti Europa e Titano, lune di Giove e  Saturno
Autore: Andrea Vanoni 13 marzo 2025
Trovare la vita nel nostro sistema solare è la meta più ambita da parte di ricercatori e scienziati. Nel corso dei decenni, sono stati studiati i pianeti e i loro satelliti e tra questi, 2 corpi hanno destato sempre molta curiosità: Europa e Titano.
Il Dream Chaser della Sierra Space è il primo spazioplano sviluppato per uso commerciale,
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 11 marzo 2025
Sierra Space ha ricevuto il via libera per lanciare una missione dimostrativa verso la ISS. Il Dream Chaser è il primo spazioplano sviluppato per uso commerciale , visto come un erede per missioni senza equipaggio dello Space Shuttle, pur essendo circa un quarto della sua lunghezza totale.
Tecnologie per rilascio detriti verso obiettivo
Autore: Giovanni Garofalo 4 marzo 2025
L' Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha pubblicato il " Zero Debris Technical Booklet " il 15 gennaio 2025, un documento fondamentale che delinea le tecnologie necessarie per raggiungere l'obiettivo di Zero Debris entro il 2030. Questo è il risultato di una collaborazione tra ingegneri, operatori, giuristi, scienziati ed esperti di politica, tutti membri della comunità Zero Debris, composta dai firmatari della Zero Debris Charter. (European Space Agency, 2024).
Lancio dell'equipaggio Crew-10 verso la ISS a bordo di una Crew Dragon della Space-X
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 27 febbraio 2025
La NASA e SpaceX stanno ultimando i preparativi per il lancio della missione Crew-10 verso la Stazione Spaziale Internazionale. Crew-10 è la decima missione di rotazione dell’equipaggio di SpaceX per la NASA (e l’undicesimo volo con astronauti) nell’ambito del Commercial Crew Program della NASA.
La rivelazione del neutrino con la più alta energia mai misurata
Autore: Elisa Goffo 25 febbraio 2025
La recente scoperta di un neutrino ultra energetico ha fatto il giro del mondo. Nel 2023, un evento straordinario è stato rilevato e, dopo 2 anni di analisi, la collaborazione scientifica KM3NeT ha annunciato i suoi incredibili risultati: la rivelazione del neutrino con la più alta energia mai misurata. Con un’energia di centinaia di PeV, questo neutrino potrebbe aprire un nuovo capitolo nella comprensione degli eventi più estremi dell’Universo.
Show More
Share by: