EduSTEM: Quoziente Digitale

Daniela Giannoccaro • 4 ottobre 2023

Perché è necessario sviluppare il Quoziente Digitale?

In un mondo in continua evoluzione come il nostro, che sta assumendo connotazioni digitali nella maggior parte dei suoi aspetti, il QD rappresenta lo strumento utile per stare al passo con i tempi. Ad esempio permette ad una madre o ad un padre di capire più a fondo il proprio figlio, che il salto digitale non ha dovuto compierlo, trovandosi direttamente al di là, nella nuova Era.


Il QD non solo si integra con gli altri tipi di intelligenza, ma ne favorisce l’interazione, cioè crea una vera e propria sintesi, nella quale non sono più distinguibili le varie forma di intelligenza, perché diventano un tutt’uno, che poi, semplicemente, è l’intelligenza umana.


Mi viene in mente un altro esempio, quello fatto da Marco Montemagno in un suo video. Un negozio ha creato una propria App, che, non appena entri in un negozio concorrente, inizia un countdown. Se ti dirigi velocemente al loro negozio, ricevi uno sconto sul prossimo acquisto. Inoltre, più breve sarà il tempo che impiegherai per raggiungere il negozio e maggiore sarà lo sconto a cui avrai diritto.

Questo sì che è un ottimo esempio di Digital Quotient! Coinvolgere i clienti è una delle strategie più funzionali per mantenerli nel tempo e magari acquisirne altri.


Insomma oggi il QD è fondamentale, non solo per stare al passo con la velocità dei tempi e con le nuove generazioni, quelle che Paolo Ferri chiama “nativi digitali”, ma anche per incrementare le possibilità del proprio business.

Nell'epoca del lavoro intelligente (smartworking) credo sia utile soffermarci sul nuovo concetto di intelligenza digitale.


Il padre della teoria sulle "intelligenze multiple", Howard Gardner, in un articolo scientifico del 2003 già ipotizzava l’esistenza di un tipo di “intelligenza tecnologica”.


Ma è Antonio Battro, neuroscienziato del MIT e di Harvard, a sistematizzare per la prima volta il concetto di intelligenza digitale. Facendo riferimento alla teoria delle intelligenze multiple, Battro si propone di classificare una decima forma di intelligenza e insieme al collega Percival Denham nel 2010 pubblica "Verso un intelligenza digitale".



Verso un'intelligenza digitale

Secondo i due autori, nel mondo di oggi, dove milioni di persone usano gli strumenti digitali, pare emergere una nuova capacità che è stata riscontrata nei “nativi digitali”. Parliamo di un’intelligenza prettamente pragmatica, queste le caratteristiche di quella che Battro e Denham definiscono “l’opzione click”: decidere all'istante se cliccare o meno su un determinato link, oppure se condividere o meno un certo post sui social. Parliamo di azioni quotidiane che ci obbligano a scegliere secondo un codice binario sì/no e che producono un risultato immediato e pratico delle nostre azioni. 

Le teorie

La teoria dell’intelligenza digitale, che per ora è ancora un’ipotesi, parla specificamente di una competenza pragmatica e manuale, che lascia poco spazio alla riflessione. Mentre sappiamo che proprio la comprensione delle dinamiche del web sarà uno dei punti chiave delle competenze del futuro.


Ciò è dimostrato anche da uno studio condotto dalla Milano Bicocca, che evidenzia come i livelli di minore competenza digitale registrati dai ragazzi siano:

1.    il riconoscimento critico delle pagine web tramite l’URL;

2.    la conoscenza dei meccanismi commerciali del web;

3.    la valutazione del livello di affidabilità e credibilità dei contenuti online.

Proprio sulla scia di tale dibattito è nato il DQ Institute, sorto durante un progetto del World Economic Forum. DQ sta per intelligenza digitale e indica la somma delle competenze di vario tipo, tecniche, emotive, intellettive e sociali necessarie per affrontare il mondo online.


Secondo il DQ Institute esistono tre livelli di intelligenza digitale:

la cittadinanza digitale, ovvero la capacità di usare la tecnologia in modo sicuro, responsabile ed efficace;

la creatività digitale, ovvero l’abilità di creare contenuti e sviluppare idee grazie agli strumenti oggi a disposizione, e infine

l’imprenditoria digitale, cioè la facoltà di usare media e digitale per affrontare le sfide globali e creare nuove opportunità.

Futuro emotivo e digitale?

Dopo l'introduzione del concetto di EQ (quoziente emotivo) grazie all'ingresso dell'intelligenza emotiva nelle organizzazioni, oggi pare affacciarsi all'orizzonte anche un altro importante tassello per rendere sostenibile il lavoro da remoto: l'intelligenza digitale.

Condividi

Missione KA-01 per il lancio della costellazione satellitare del Project Kuiper di Amazon
Autore: AstroBenny (Bendetta Facini) 23 aprile 2025
Il 29 aprile , United Launch Alliance (ULA) lancerà in orbita il primo gruppo di satelliti della costellazione satellitare del Project Kuiper di Amazon . La missione è denominata “KA-01” (Kuiper Atlas 1) e verrà lanciata con un razzo Atlas V nella configurazione 511 dal complesso di lancio SLC-41 della storica base di Cape Canaveral Space Force Station in Florida.
Tecnologie e metodi per una rimozione tempestiva e sicura dei detriti spaziali
Autore: Giovanni Garofalo 18 aprile 2025
L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha pubblicato il "Zero Debris Technical Booklet" il 15 gennaio 2025, un documento fondamentale che delinea le tecnologie necessarie per raggiungere l' obiettivo di Zero Debris entro il 2030 . Questo è il risultato di una collaborazione tra ingegneri, operatori, giuristi, scienziati ed esperti di politica, tutti membri della comunità Zero Debris, composta dai firmatari della Zero Debris Charter. (European Space Agency, 2024)
Immagine straordinaria del disco protoplanetario HH 30 catturata dal telescopio spaziale WEBB
Autore: Tiziana Cardone 15 aprile 2025
Il telescopio spaziale James Webb (NASA/ESA/CSA) ha catturato un'immagine straordinaria del disco protoplanetario HH 30 , situato nella nube molecolare del Toro, all'interno della nube oscura LDN 1551. Questo disco, osservato di taglio, è circondato da getti e venti discali, offrendo una visione senza precedenti dei processi di formazione planetaria.
Isar Aerospace missione “Going Full Spectrum”
Autore: Simone Semeraro 10 aprile 2025
Isar Aerospace inaugura la collaborazione con il programma spaziale privato europeo con la missione “Going Full Spectrum” . Il 30 marzo 2025, il razzo Spectrum prende per la prima volta il volo dallo spazioporto norvegese di Andøya. Dopo due rinvii dalla settimana precedente per condizioni meteo avverse, il decollo è avvenuto alle 12.30 ora locale.
Missione Soyuz MS-27 verso la ISS
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 8 aprile 2025
La missione Soyuz MS-27 è stata lanciata con successo nella mattinata dell’8 aprile 2025, dal Cosmodromo di Baikonur in Kazakistan a bordo di un lanciatore russo Soyuz.
Habitat extraterresti per astronauti nelle missioni a lunga permanenza
Autore: Marilisa Pischedda 4 aprile 2025
L’esplorazione spaziale si evolve e richiede lo sviluppo di nuove tecnologie per poter essere supportata. I sistemi robotici inglobano nuove tecnologie consolidate sulla Terra, adattandole e perfezionandole all’impiego nello spazio, ma spesso è la necessità di trovare soluzioni a situazioni e problematiche tipiche dell’ambiente spaziale, a far sì che vengano sviluppate nuove tecnologie, che poi trovano impiego anche nelle applicazioni terrestri. Considerazione che non esula l’ esplorazione spaziale umana , con requisiti ancora più stringenti, da rivalutare in base all’ambiente in cui ci si trova ad operare. Vuoto, microgravità, tipologia di orbita, pianeta o corpo celeste, radiazioni e temperatura sono solo alcuni dei parametri che dettano fortemente le condizioni al contorno di una missione. Ad oggi pensiamo agli astronauti come a quella piccola parte di umanità che dal 2000 vive continuativamente al di fuori del nostro pianeta, se pur con alternanza di equipaggio a circa 400 km di quota dalla superficie terrestre. Eppure, quella condizione di microgravità che si sperimenta a bordo della ISS, non sarà perpetua e gli scenari futuri si stanno già delineando. I programmi di esplorazione spaziale parlano chiaro: andremo oltre l’orbita terrestre , sulla Luna, per testare e validare quelle tecnologie che ci consentiranno di spingerci oltre, anche verso il pianeta rosso. Ci spostiamo dunque dall’orbita terrestre a quella lunare, e da qui alla sua superficie, passo che comporterà lo stabilirsi di un insediamento in condizioni differenti da quelli sperimentati attualmente dagli astronauti.
Come la missione Euclid cerca la materia oscura
Autore: Elisa Goffo 1 aprile 2025
La materia oscura è certamente una delle componenti più misteriose dell'universo. Sebbene sia invisibile e la sua natura sia sconosciuta, costituisce circa il 25% dell'universo , una quantità di gran lunga superiore a quella della materia ordinaria visibile. Non possiamo osservarla direttamente, né sappiamo di cosa sia fatta. L'unico modo per scoprirlo è attraverso i suoi effetti gravitazionali . Per svelarne i segreti, l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha lanciato la missione Euclid nel 2023, con l'obiettivo di creare la più grande mappa tridimensionale dell'universo . Tracciando le posizioni di miliardi di galassie e misurando il fenomeno delle lenti gravitazionali, Euclid ci aiuterà a comprendere come la materia oscura sia distribuita nel cosmo e come influisca sull'evoluzione delle galassie.
Navigazione aerea: dalla radioassistenza terrestre ai sistemi satellitari
Autore: Gabriele Dessena 27 marzo 2025
Vi siete mai chiesti come fanno gli aeroplani a orientarsi nel cielo, specialmente di notte o in condizioni meteorologiche avverse? La risposta è nelle radioassistenze : una rete invisibile, ma essenziale, di segnali radio che guidano i velivoli lungo rotte precise e sicure. Benché oggi la tecnologia satellitare abbia rivoluzionato il settore, questi sistemi terrestri rimangono cruciali per garantire sicurezza, affidabilità e ridondanza, soprattutto in casi estremi o emergenze.
Orbita: Firefly Aerospace missione demo per Lockheed Martin, Rocket-lab satelliti per OroraTech
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 25 marzo 2025
Mercoledì 26 marzo Firefly Aerospace lancerà una missione demo per Lockheed Martin mentre, circa un’ora dopo, Rocket Lab lancerà otto satelliti per l’azienda tedesca OroraTech. Il lancio di Firefly Alpha FLTA006 (sopranominata “ Message in a Booster ”) è la seconda missione che Firefly lancia per Lockheed Martin. Questa missione avrà il compito di portare in orbita il modello demo del LM 400 di Lockheed Martin, una piattaforma satellitare multi-missione progettata per ridurre i costi e rischi di lancio dei satelliti.
costellazione di satelliti HERMES per monitoraggio e trasmissione
Autore: Liliana Balotti 21 marzo 2025
La costellazione HERMES Pathfinder (High Energy Rapid Modular Ensemble of Satellites) dell'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) è stata lanciata con successo il 15 Marzo, alle 7:43 ora italiana, durante la missione Transporter 13 di SpaceX. Il lancio è avvenuto dalla Vandenberg Space Force Base (VSFB) in California, USA. I sei Cubesat della costellazione sono stati integrati su una piattaforma di rilascio ION, sviluppata dalla società D-Orbit, e posizionati su un vettore Falcon 9. Collocati su un'orbita eliosincrona a un'altitudine di circa 500-520 km e con un'inclinazione di 97,44 gradi, i nanosatelliti saranno dispiegati gradualmente, uno al giorno, circa una settimana dopo il lancio.
Show More