I carrelli di atterraggio sono componenti essenziali degli aeromobili, permettendo operazioni sicure durante il decollo, l'atterraggio e il movimento a terra. Agli albori dell'aviazione, il loro design si è evoluto notevolmente, introducendo innovazioni come i carrelli retrattili per migliorare l'aerodinamica e l'efficienza.
Gli aeromobili erano dotati di carrelli fissi, semplici strutture sempre esposte all'aria. I carrelli fissi, infatti, vengono ancora usati su aeromobili con velocità di crociera più basse o meno complessi, come molti velivoli da aviazione generale. Con l'aumento delle velocità di volo, la resistenza aerodinamica dei carrelli divenne un problema. Questo portò all'introduzione dei carrelli retrattili, che possono essere ritirati all'interno della fusoliera o delle ali durante il volo, riducendo la resistenza e migliorando le prestazioni. Oggi esistono vari tipi di carrelli, tra cui quelli tricicli anteriori, posteriori e configurazioni speciali per aeromobili particolari.
Durante il decollo e l'atterraggio, i carrelli devono sopportare enormi sollecitazioni. Devono assorbire l'impatto con la pista, sostenere il peso dell’aeromobile e garantire stabilità su diverse superfici. Anche durante il carico e lo scarico, i carrelli mantengono l'aereo in equilibrio, spesso in condizioni meteorologiche avverse o su piste contaminate.
Le gomme degli aeroplani sono progettate per resistere a carichi elevati e a variazioni estreme di temperatura e pressione. Devono garantire aderenza e durabilità, sopportando velocità elevate durante il decollo e l'atterraggio. I freni, spesso a disco multiplo in materiali compositi, devono dissipare grandi quantità di energia cinetica, soprattutto in caso di aborti di decollo o atterraggi su piste corte.
Un esempio drammatico dell’importanza della qualità e resistenza delle gomme è l’incidente del Concorde nel 2000. A differenza degli altri aerei di linea, il Concorde raggiungeva velocità estremamente elevate durante il decollo e l'atterraggio, richiedendo gomme progettate per sopportare queste sollecitazioni. Durante il decollo, una delle sue gomme esplose dopo aver colpito un detrito sulla pista. I frammenti della gomma danneggiarono un serbatoio di carburante, provocando una fuoriuscita e un incendio che portarono alla tragica perdita dell’aereo. Da questo evento, i gestori aeroportuali hanno rafforzato i protocolli di pulizia delle piste per rimuovere detriti, mentre i produttori hanno sviluppato gomme con una resistenza e un design migliorati, specificamente testate per garantire sicurezza anche a velocità molto elevate.
La sicurezza in aviazione dipende anche da rigorose ispezioni dei carrelli di atterraggio. A differenza di altri sistemi critici degli aeromobili che adottano un approccio fail safe, progettato per permettere l’uso continuo anche in caso di un guasto parziale, i carrelli di atterraggio sono progettati secondo il principio safe life. Questo significa che ogni componente del carrello è pensato per durare un numero specifico di cicli di volo (decollo e atterraggio), dopodiché deve essere sostituito o sottoposto a revisione completa. La logica *safe life* riduce al minimo il rischio di cedimenti improvvisi, ma richiede un rigoroso programma di ispezioni e manutenzioni. Tecnici specializzati effettuano controlli approfonditi, tra cui l’uso di ultrasuoni e radiografie, per rilevare micro-crepe o segni di fatica del metallo, elementi cruciali per garantire che il carrello mantenga la sua integrità anche dopo migliaia di cicli di volo.
Il celebre aereo spia Lockheed U-2 utilizza una configurazione di carrello unica. Dispone di un carrello principale biciclo in linea sotto la fusoliera e di piccoli supporti laterali detti "pogos", che vengono sganciati al decollo. Questa soluzione riduce il peso e la resistenza aerodinamica, permettendo all'U-2 di raggiungere quote estremamente elevate per le sue missioni di ricognizione.
I carrelli di atterraggio rappresentano una parte essenziale e complessa dell'aeromobile, unendo elementi di meccanica, resistenza e tecnologia, sempre aggiornati per garantire che ogni volo sia sicuro e affidabile. La loro evoluzione riflette la storia stessa dell'aviazione e l’impegno nel migliorare ogni aspetto del volo.
ASTEC-LAB è un marchio registrato di proprietà della MR8 SRLS. Tutti i diritti sono riservati.