Al giorno d’oggi siamo abituati a poter visitare e volare verso quasi ogni paese del mondo.
L’internazionalizzazione dell’aviazione però è possibile solo grazie ad un organo, sovranazionale, noto come ICAO, Organizzazione internazionale dell'aviazione civile - in inglese International Civil Aviation Organization.
Oggi parleremo delle origini e dei compiti di questa agenzia delle Nazioni Unite che si occupa della
standardizzazione a livello globale del mondo dell’aviazione.
Sin quasi dagli albori dall’aviazione c’era la convinzione che il mezzo aereo avrebbe potuto rivoluzionare il futuro dell’umanità. Ancor più, dopo la prima guerra mondiale, che fu testimone di grandi sviluppi tecnici in meno di venti anni dal primo volo dei fratelli Wright, si mise nero su bianco il potenziale che l’aviazione avrebbe potuto avere in tempo di pace. Infatti, a lato della conferenza di Parigi del 1919, l’International Commission for Air Navigation veniva fondata durante la Convenzione di Regolazione della navigazione aerea. Da subito però i suoi limiti furono evidenti, in quanto solo i paesi vincitori della prima guerra mondiale erano stati invitati. Malgrado ciò, prima della seconda guerra mondiale, 38 paesi facevano parte della commissione. Lo scoppio della seconda guerra mondiale portò ad un blocco della collaborazione tra molti paesi, incluso il campo dell’aviazione.
Visto il grande ruolo che l’aeronautica ebbe durante la seconda guerra mondiale, si capì ancor di più il suo valore dal punto di vista civile, sia per il trasporto di passeggeri che merci. Così nel 1944, a Chicago, 52 stati, tra neutrali e alleati, si incontrarono, su invito degli Stati Uniti d’America, per cinque settimane creando un preambolo di 96 articoli da cui nacque il 4 Aprile 1947 l’ICAO.
La sede dell’ICAO venne (ed è tuttora) istituita a Montreal, in Canada, con lo scopo di sviluppare i principi e la tecnica della navigazione aerea e di supportare lo sviluppo e la pianificazione del trasporto aereo internazionale. Con una visione globale, quindi per facilitare le operazioni transfrontaliere, l’ICAO ha sviluppato due strumenti per la standardizzazione: le pratiche raccomandate e gli standard internazionali.
Gli standard sono delle regole che gli stati membri devono seguire, a meno che non notifichino una differenza sostanziale a tutti gli altri membri, mentre le pratiche raccomandate sono, per l’appunto, suggerimenti non vincolanti.
Gli stati che aderiscono alle convenzioni devono sottoscrive i 18 Annessi che coprono tutti gli aspetti del mondo aeronautico, dagli aeromobili, passando per il personale e coinvolgendo l’amministrazione e gli aeroporti.
In risposta gli stati membri devono fare delle norme proprie in aderenza alla convenzione, pena, solitamente, il dover dichiarare le differenze e quindi possibili restrizioni sul sorvolo o altro tipo di operazioni nel territorio di un altro paese contraente.
Di fatto la convenzione ICAO facilita la standardizzazione e l’internazionalizzazione del mondo aeronautico, anche se questo non ha escluso accordi su specifiche questioni tra diversi stati membri, come per esempio tra EASA (Agenzia Europea per la Sicurezza Aerea) e la FAA (Federal Aviation Authority – USA).
In realtà, purtroppo, esistono ancora molte differenze tra come gli standard ICAO sono recepiti e applicati in giro per il mondo, questo infatti ha spinto l’EASA ad avere una propria ”lista nera” per gli operatori aeronautici provenienti da paesi terzi che son stati trovati, tramite ispezioni ad hoc, spesso carenti sulle norme di sicurezza ICAO.
Ulteriori informazioni sull’ICAO ed i suoi annessi si possono trovare sul sito dell’ICAO, mentre più informazioni sulla ”lista nera” EASA e sulle stesse ispezioni sul sito di quest’ultima.
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