Sonde da piogge di diamanti

Marilisa Pischedda • 27 novembre 2023

Sonde in ingresso atmosferico su Urano e Nettuno

Attraverso impatti, atterraggi o sonde atmosferiche, i veicoli spaziali costruiti dall'uomo hanno toccato tutti i pianeti del Sistema Solare, eccetto due: i giganti gassosi esterni Urano e Nettuno.

Le agenzie spaziali NASA ed ESA stanno quindi prendendo in considerazione l'ipotesi di missioni future verso questa intrigante coppia di pianeti dal caratteristico colore "blu", dovuto alla presenza di metano nelle loro atmosfere.

A tal proposito, le composizioni atmosferiche uniche dei due “giganti di ghiaccio”, principalmente fatte da idrogeno, elio e metano, sono state ricreate da ESA per simulare il "tuffo" di eventuali sonde nelle ghiacciate profondità atmosferiche; le simulazioni sono state effettuate all’interno della galleria ipersonica al plasma T6 Stalker dell’Università di Oxford e gli impianti al plasma dell’High Enthalpy Flow Diagnostics Group dell’Università di Stoccarda.

Le facilities del test.

Test sulla sonda destinata ai giganti ghiacciati

In particolare, sono stati simulati i flussi di calore convettivo in un ambiente rappresentativo di idrogeno, elio e metano, e su un modello di sonda in scala 1:10, a cono sferico a 45 gradi come la sonda Jupiter Galileo.


La campagna di test ha permesso di raggiungere una velocità pari solo a 19 km/s, dimostrandosi non ancora pronta a simulare i 24 km/s effettivi che avrebbero le sonde in ingresso, una velocità pari a quella necessaria ad orbitare attorno ai gemelli gassosi. Tuttavia, nonostante gli adattamenti e le migliorie necessarie per poter riprodurre le condizioni critiche in questione, l'ESA ha già fatto grandi passi nello studio e comprensione dell'ambiente di lavoro che sperimenterebbe realmente una sonda in ingresso atmosferico su Urano e Nettuno. Ma quali sarebbero i problemi a cui le sonde andrebbero incontro?

La sonda utilizzata nella campagna di test

Pioggia di diamanti

Urano e Nettuno sono molto simili tra loro, con un'atmosfera composta principalmente da idrogeno, elio e metano e con un nucleo solido, si differenziano dai giganti gassosi maggiori, Giove e Saturno. Le condizioni all’interno sono estreme: pur essendo giganti di ghiaccio, le temperature all’interno raggiungono diverse migliaia di gradi Celsius e la pressione è milioni di volte superiore a quella dell’atmosfera terrestre. Queste particolari condizioni determinano la separazione dei composti idrocarburici, compreso il carbonio, e le alte pressioni ne comprimono le molecole, trasformandole in diamanti. Per questo motivo si parla di "pioggia di diamanti".

Ma il problema principale, oggetto di studio del test, è dato dalle pressioni e dalle temperature caratterizzanti le atmosfere di Urano e Nettuno, di per sé eccessivamente elevate da richiedere alle future sonde in ingresso un apposito sistema di protezione termica, che sia in grado di resistere alle condizioni estreme e di proteggere la struttura sottostante e l'equipaggiamento a bordo.


Images Credits: ESA

Condividi

Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 24 giugno 2025
La missione Axiom-4 (Ax-4), che avrebbe dovuto rappresentare il ritorno di India, Polonia ed Ungheria nello spazio, ha recentemente subito molti rinvii a causa di malfunzionamenti al razzo Falcon 9 di SpaceX e a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Inizialmente il lancio era previsto per il 29 maggio, ma è stato rinviato prima all’ 8 giugno, poi al 10, all’11, successivamente al 12, al 22 giugno e infine a data da destinarsi. Al momento non si hanno notizie sulla prossima finestra di lancio disponibile.
Strumenti per l'astrofotografia di sole, Luna e pianeti
Autore: Andrea Vanoni 20 giugno 2025
L’astrofotografia può essere una disciplina emozionante soprattutto con l’avvento delle videocamere dedicate, dei software e mediante l’utilizzo di telescopi con un buon potere risolutivo.
Il Sole è una stella di media grandezza, con un diametro di circa 1,4 milioni di km e una superficie
Autore: Elisa Goffo 17 giugno 2025
Il Sole , la nostra stella, è una "nana gialla" di media grandezza, con un diametro di circa 1,4 milioni di km e una superficie rovente di circa 5500 °C. Nato circa 4,6 miliardi di anni fa, oggi si trova nella fase di "sequenza principale” , dove fonde idrogeno in elio nel suo nucleo, generando l’energia che ci raggiunge sotto forma di luce e calore – un processo che continuerà ancora per miliardi di anni.
Verità sulle scie chimiche: la scienza ci aiuta a distinguere la realtà dal mito
Autore: Gabriele Dessena 12 giugno 2025
Negli ultimi anni, si sono moltiplicate le voci su presunti complotti legati alle scie lasciate dagli aerei in alta quota . Molti chiamano queste tracce scie chimiche (chemtrails in inglese), ipotizzando che contengano sostanze misteriose o pericolose disperse intenzionalmente. In realtà, dietro a queste linee bianche che solcano il cielo si cela una spiegazione molto più semplice e, soprattutto, scientificamente fondata .
Con l’aumento della congestione orbitale, l’evitamento delle collisioni diventa sempre più complesso
Autore: Giovanni Garofalo 4 giugno 2025
L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha pubblicato il "Zero Debris Technical Booklet" il 15 gennaio 2025, un documento fondamentale che delinea le tecnologie necessarie per raggiungere l'obiettivo di Zero Debris entro il 2030. Questo è il risultato di una collaborazione tra ingegneri, operatori, giuristi, scienziati ed esperti di politica, tutti membri della comunità Zero Debris, composta dai firmatari della Zero Debris Charter. (European Space Agency, 2024)
Sfide e record delle sonde di esplorazione spaziali Voyager1 e Voyager 2
Autore: Simone Semeraro 28 maggio 2025
Nessun altro oggetto artificiale ha mai raggiunto la distanza che la sonda Voyager 1 ha percorso dal suo lancio. Quasi 25 miliardi di chilometri percorsi in 48 anni di viaggio . Ad oggi, Voyager 1 e la sua gemella, Voyager 2, sono gli unici costrutti terrestri ad aver oltrepassato l’eliosfera, rispettivamente nel 2012 e nel 2018. Ripercorriamo insieme i momenti salienti ed il fine ultimo della missione Voyager.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 20 maggio 2025
SpaceX ha annunciato di aver ottenuto i permessi dalla FAA per effettuare un altro test del sistema razzo-navicella Starship Super Heavy (Starship è la navicella-secondo stadio e il booster è chiamato Super Heavy) Il lancio è previsto per il 26 maggio 2025 alle 1:30 (ora italiana) dallo spazioporto Starbase a Boca Chica, Texas.
Un affascinante viaggio dell'universo in espansione, attraverso scoperte e misteri da risolvere.
Autore: Elisa Goffo 15 maggio 2025
Da 13,8 miliardi di anni, da quando è nato, l'universo è in continua espansione. Questa espansione non è semplicemente un allontanamento delle galassie l'una dall'altra, ma uno stiramento dello spaziotempo stesso, il tessuto quadridimensionale che costituisce il nostro universo.
Nascita dell’Agenzia Spaziale Africana: AfSA
Autore: Liliana Balotti 13 maggio 2025
La nascita dell’Agenzia Spaziale Africana (AfSA) rappresenta un momento storico: non è solo un passo simbolico verso l’esplorazione spaziale. Questo progetto nasce non solo per partecipare alla corsa spaziale globale, ma per utilizzare la tecnologia spaziale al servizio dello sviluppo sostenibile e dell’integrazione africana , è una risposta concreta alle sfide del continente, che cerca nello spazio soluzioni per l’ambiente, l’agricoltura, l’educazione e la gestione delle risorse naturali. Negli ultimi decenni, diversi Paesi africani hanno avviato programmi spaziali propri: la Nigeria con l’agenzia National Space Research and Development Agency (NASDRA), ha costruito e lanciato satelliti per l’osservazione della Terra. Il Sudafrica è diventato un punto di riferimento nella radioastronomia. L’Egitto ha realizzato i suoi primi satelliti scientifici e nel nel 1998 ha lanciato il primo satellite africano. Da allora, 18 paesi africani hanno lanciato altri 63 satelliti e molte nazioni africane hanno implementato i propri programmi spaziali a beneficio della propria popolazione. E l’’Algeria con l’Agence Spatiale Algerienne (ASAL).
La fasi del ciclo solare: dal minimo solare al declino
Autore: Andrea Vanoni 8 maggio 2025
I cicli solari sono un fenomeno naturale che descrive le variazioni dell’attività del Sole nel tempo, influenzando non solo il nostro sistema solare, ma anche il clima terrestre e le tecnologie che utilizziamo quotidianamente. I cicli solari sono periodi di attività solare caratterizzati da variazioni nel numero di macchie solari e nelle emissioni di radiazione . Questi cicli seguono un andamento che si ripete approssimativamente ogni 11 anni, anche se la durata può variare. Sono prodotti da dinamiche interne al Sole, in particolare dai movimenti del plasma e dai campi magnetici. Le fasi del ciclo solare Un ciclo solare passa attraverso diverse fasi: 1. Minimo Solare : Durante questa fase, il numero di macchie solari è ridotto. L' attività solare è al suo livello più basso e si possono osservare meno esplosioni di energia e di radiazione.
Show More