Juno torna a stupirci! Dopo quasi otto anni di onorato servizio, la sonda di NASA in orbita di Giove ci sorprende ancora, inviando dei dati raffiguranti Loki Patera, un lago di lava su Io, una luna galileiana del gigante gassoso. Il cratere vulcanico emette così tanto calore da essere visibile persino dalla Terra, tramite appositi telescopi. Ed ora abbiamo nuovi dati direttamente dallo spazio sul cratere di oltre 200 km di diametro.
La raccolta di queste informazioni è stata possibile grazie ad i due flyby di Juno a dicembre 2023 e febbraio 2024, avvenuti a distanza estremamente ravvicinata – 1500 km dalla superficie di Io. Le nuove immagini, catturate dalla fotocamera di bordo JunoCam mostrerebbero che alcune zone del manto della luna gioviana sembrano essere “lisce come il vetro”, afferma Scott Bolton, coordinatore scientifico della missione Juno, mediante un annuncio il avvenuto il 16 aprile 2024.
Juno è al momento nella fase di missione estesa, dopo aver studiato con successo l’atmosfera di Giove dal 4 luglio 2016, momento del suo arrivo in orbita. In questa sua permanenza, corrispondente 35 orbite gioviane, abbiamo ricevuto informazioni importantissime sui fenomeni meteorologici che si verificano ben oltre lo strato di nubi acquose.
Sul finire della sua missione originale, il satellite artificiale costruito dal JPL, attraverso un flyby con Ganimede, altra luna galileiana, ha convertito i suoi obiettivi scientifici ad esplorazione del sistema gioviano nella sua interezza. La vita di Juno è stata estesa fino al settembre 2025, garantendoci un occhio sulle due lune più affascinanti: Europa ed Io. Tra la strumentazione di bordo figurano uno spettrometro, una camera ottica ed una radio scienza di provenienza tutta italiana (ASI), portando il tricolore su un Pianeta Gigante.
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