Edu-STEM: il gioco è maschio o femmina?

Daniela Giannoccaro • 14 marzo 2024

Maschio e femmina: con cosa è sano giocare?

La nostra cultura che arriva da lontano, ci ha inevitabilmente influenzato, quanto allo stesso tempo ci racconta che, non per tutti i giochi da maschi erano cosi differenti per le femmine e viceversa. Un tempo per strada, si giocava a biglie, quanto a nascondino, piuttosto che a pallavolo senza nessuna distinzione tra maschi e femmine.


Qualcosa si è riuscito a tramandarlo, qualcos’altro no. Affermazione comune è: i tempi sono cambiati e per strada non ci va più nessuno.

Anche la storia, attraverso alcuni scrittori celebri, ci racconta altro.


C’era una volta un bambino che passava spesso i pomeriggi in casa a giocare, assieme alla sorella, con le bambole di pezza cucite dalle zie: «Ce le facevano di cenci, e queste bambole mi sembravano straordinarie». Sono parole tratte dall’autobiografia di Lev Trockij, il celebre rivoluzionario bolscevico che fu presidente del Soviet di Pietrogrado durante le rivoluzioni russe del 1905 e del 1917. Trockij fu un personaggio forte e deciso, eppure da piccolo giocava con le bambole. E il suo non è un esempio isolato. A scorrere le biografie di personaggi famosi si scopre spesso che da bambini alcuni maschi giocavano “al femminile” e viceversa. Virginia Woolf, ad esempio, andava ai giardinetti di Kensington con la sua amica e battagliava con altri bambini che «talvolta combattevano contro di noi e talaltra erano nostri amici».


Giochi per crescere

Queste narrazioni ci aiutano a comprendere come la distinzione tra “giochi da maschi” e “giochi da femmine” non vada presa troppo alla lettera. Il nostro patrimonio genetico è composto da elementi maschili e da elementi femminili, e l’idea di una divisione netta fra i due sessi, da un punto di vista scientifico, si sta rivelando superficiale. Quello che sappiamo con certezza è che gran parte dei comportamenti e delle scelte personali deriva dal contesto in cui un individuo si trova a vivere.

Indipendentemente dal genere, i giochi consentono di misurarsi con gli altri e con sé stessi, di sperimentare situazioni e ruoli “facendo finta di” essere qualcun altro senza esserlo davvero. Permettono inoltre di misurarsi con gli altri giocatori per capire fin dove si può arrivare e quando invece occorre fermarsi per non farsi del male, di costruire mondi immaginari che riempiono i vuoti lasciati dal mondo reale. Senza questo continuo esercizio nessun bambino può crescere bene.


L’influenza del contesto

Come già anticipato, i giochi dei bambini sono molto influenzati dal contesto in cui si svolgono. A La Roja, ad esempio, provincia autonoma della Spagna, una bambina imparerà presto il gioco all’aperto delle bocce con i birilli, attività alla quale i maschi di quel luogo non partecipano. Se la stessa bambina nascesse in un Paese diverso, è probabile che si troverebbe a considerare lo stesso gioco come un’attività più adatta ai maschi.


Anche il gradimento dei giocattoli dipende dal contesto

Da noi per acquistarli si va nei negozi specializzati, dove il venditore chiede spesso: «È per un bambino o per una bambina?». Una recente ricerca ha analizzato i cataloghi dei giocattoli delle ditte europee più importanti, rilevando che, nella maggior parte dei casi, i giochi “maschili” vengono distinti da quelli “femminili”. Per i maschi vengono indicati i supereroi, le automobiline, le classiche costruzioni (parliamo delle migliori costruzioni in questo articolo), i flipper a punteggio, i giochi di intelligenza; mentre per le bambine, le valigette rosa con i trucchi, il phon, lo specchio, il pettine e le spazzole per capelli, le cucine giocattolo più o meno arricchite di tegami per preparare cibi finti.


Stereotipi falsati

Chi compra si adegua spesso – anche senza guardare i cataloghi – al sentire comune e agli stereotipi legati alle differenze di genere. Si tratta di una forzatura, e le forzature creano gabbie. In più, quelli di genere sono stereotipi falsati. Le identità, oggi, vivono profondi cambiamenti, e proporre alle bambine solo ruoli casalinghi o destinare i giocattoli avventurosi esclusivamente ai maschi è un clamoroso “falso storico”.


Il giocattolo “più”…

I messaggi impliciti dei giochi e dei giocattoli spingono anche a ricercare sempre il “più”: il giocattolo più costoso come sinonimo di migliore, il più colorato sarebbe il più divertente, il più tecnologico varrebbe per “più intelligente”. Un buon “più” corrisponderebbe invece a scegliere giochi e giocattoli che diano ai bambini l’occasione di avvicinarsi l’un l’altro – maschi o femmine che siano – per sperimentare gli interessi di ognuno e assorbirne le diversità.


Educazione “libera”

La vita di oggi avrebbe bisogno di un’educazione “libera”, che permetta cioè di sperimentare giochi che sono tradizionalmente legati al proprio o all’altro sesso.

 

Lasciare liberi consente ai nostri bambini di imparare da subito a fare delle scelte, il meno possibile condizionate dal mondo dell’adulto. In questo modo potranno rafforzare la loro fiducia in sé stessi e la loro autostima.

Un bambino che cucina o che riordina una casa di bambola non dovrebbe scandalizzare più nessuno, anche perché probabilmente da grande quel bambino dovrà condividere con un/una partner i compiti necessari alla vita quotidiana. E una bambina deve essere libera di poter scegliere anche giochi e attività sportive che, per tradizione, vengono considerati “maschili”, senza per questo essere definita un “maschiaccio”. Lev Trockij è diventato un rivoluzionario anche giocando con le bambole, Wolfang Goethe è diventato poeta e drammaturgo anche se da piccolo utilizzava delle pentoline per far finta di preparare le pappe per un immaginario neonato.


Qual è il giocattolo sano?

Come comportarsi dunque di fronte alla scelta di un giocattolo da offrire a un bambino o a una bambina? Meglio sceglierne uno che rafforzi la distinzione di genere o uno “neutro”, che vada bene sia per maschi sia per femmine? La risposta è che, come per altri aspetti della vita quotidiana, non occorre essere rigidi. Osservare il proprio bambino o la propria bambina e capire da cosa viene attratta/o dandole la possibilità di sperimentarsi, questo è sano.

Le scelte di genere sono importanti perché rafforzano l’identità biologica, ma è altrettanto importante consentire a maschi e femmine di dedicarsi, se lo desiderano, a giochi e attività considerati comunemente più confacenti all’altro sesso. Bisogna anche ricordare che regalare un giocattolo non serve soltanto al bambino. Le bambole di pezza utilizzate dal piccolo Trockij e da sua sorella erano state realizzate in famiglia, erano cioè un regalo amoroso: gli adulti vi avevano dedicato un po’ del loro tempo e delle loro competenze. Non stavano dunque regalando solo un gioco, ma anche un po’ di sé stessi; in questo modo, usando quelle bambole, i due bambini potevano percepire l’assenza/presenza dei genitori. Un giocattolo comprato non sempre manda questo messaggio.

Condividi

Autore: Gabriele Dessena 2 dicembre 2025
Tutto nasce da un episodio avvenuto il 30 ottobre su un A320 di linea, durante un volo tra Stati Uniti e Messico . L’aereo ha avuto una breve ma imprevista variazione di assetto, un “abbassamento di muso” non comandato mentre il pilota automatico era inserito. L’equipaggio ha ripreso il controllo in pochi istanti e il volo si è concluso con un atterraggio regolare. Da quell’evento, analizzato nei dettagli da Airbus e dalle autorità, è emersa una possibile vulnerabilità in uno dei computer che controllano il beccheggio e il rollio dell’aeromobile. Per questo, a fine novembre 2025, l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA) ha emesso una direttiva di emergenza (Emergency Airworthiness Directive, EAD) che riguarda una parte della flotta Airbus A319, A320 e A321, chiedendo interventi rapidi su hardware e software di bordo. È importante sottolineare subito che parliamo di un’ azione precauzionale , scattata proprio per evitare che un evento estremamente raro possa ripetersi in condizioni più critiche. La famiglia A320 (che comprende A318, A319, A320 e A321) è una delle più diffuse al mondo: è l’aereo tipico dei collegamenti di corto e medio raggio che utilizziamo per andare da una grande città europea all’altra. Proprio perché si tratta di migliaia di aeromobili, qualsiasi direttiva che li riguarda ha un effetto immediato sulla programmazione dei voli: alcune rotte vanno ripianificate, alcuni velivoli devono fermarsi qualche ora in più in manutenzione, e può comparire qualche ritardo o cancellazione. Non è il sintomo di un problema “misterioso” che appare all’improvviso, ma il risultato di una filosofia molto chiara: se si individua anche solo la possibilità teorica di una situazione indesiderata, si interviene in blocco sull’intera flotta interessata. Airbus, nel suo comunicato, ha spiegato che la combinazione tra un certo tipo di computer di volo e una modifica software recente ha reso quel componente più sensibile a particolari condizioni di radiazione solare, e che quindi si è deciso di aggiornare il software di circa cinquemila aerei e di sostituire fisicamente i computer su circa novecento esemplari più anziani.
Autore: Simone Semeraro 27 novembre 2025
Il 13 novembre 2025 segna una data importantissima per il settore spaziale, poiché un nuovo attore si aggiunge a SpaceX nel settore dei razzi riutilizzabili : è la compagnia spaziale di Bezos, Blue Origin , il cui razzo New Glenn è atterrato verticalmente in completa autonomia. Ad essere precisi, è stato il primo stadio, Jacklyn, ad essere atterrato e (quasi) pronto al riutilizzo. è il secondo tentativo di Blue Origin di effettuare questa impresa con successo, dopo il fallimento della parziale della missione NG-1 di gennaio dello stesso anno, quando il carico era stato lanciato con successo, ma dati telemetrici di Jacklyn si persero è non atterrò come previsto. Ma come siamo arrivati a questo punto?
Autore: AstroBenny (Bendetta Facini) 25 novembre 2025
Il 15 dicembre ULA lancerà 27 satelliti Amazon Leo (precedentemente conosciuta come Project Kuiper) in orbita terrestre bassa a circa 590–630 chilometri di altitudine. La missione LA-04 (Leo Atlas 4), sarà il quarto lancio di Amazon a bordo di un razzo Atlas V della United Launch Alliance (ULA) dal Space Launch Complex-41 a Cape Canaveral.
Autore: Daniela Giannoccaro 20 novembre 2025
La curiosità come punto di partenza I bambini hanno una caratteristica straordinaria: fanno domande su tutto. “Perché il cielo è blu?”, “Come fa un dinosauro a essere così grande?”, “Cosa c’è dentro il nostro corpo?”. Questa curiosità è il motore dell’apprendimento, e la realtà aumentata può trasformarla in esperienze concrete e coinvolgenti. La realtà aumentata spiegata ai genitori La realtà aumentata (AR) è una tecnologia che permette di sovrapporre immagini e informazioni digitali al mondo reale, visibili attraverso smartphone o tablet. Non è fantascienza: è uno strumento che rende lo studio un’avventura. Immaginate di puntare la fotocamera verso il libro di scienze e vedere il cuore che batte in 3D, o di trasformare il salotto in un piccolo planetario dove i pianeti orbitano intorno al Sole.
Autore: Lucia Pigliaru 18 novembre 2025
L’Europa aggiunge un nuovo tassello fondamentale alla sua capacità di osservare il pianeta: Sentinel-1D, il più recente satellite della missione radar Sentinel-1 del programma Copernicus, è stato lanciato con successo il 4 novembre alle 22:02 CET dal Centro spaziale di Kourou, in Guyana Francese, a bordo del lanciatore europeo Ariane 6. Trentaquattro minuti dopo il decollo il satellite è stato rilasciato correttamente in orbita, e alle 23:22 CET è arrivato il primo segnale a Terra, confermando che Sentinel-1D è attivo e pronto a iniziare le operazioni. Con questo lancio, la costellazione Sentinel-1 è ora completa e potrà garantire continuità alle osservazioni radar europee dei prossimi anni.
Autore: Giovanni Garofalo 13 novembre 2025
Comprendere gli impatti ambientali Uno degli aspetti meno esplorati ma più rilevanti della sostenibilità spaziale riguarda gli effetti ambientali del rientro dei detriti nell’atmosfera terrestre. Ogni anno, centinaia di frammenti artificiali rientrano e si disgregano a quote variabili, liberando gas, particelle e residui solidi che possono raggiungere il suolo o gli oceani. Nonostante il fenomeno sia ormai parte integrante dell’attività spaziale, le sue conseguenze sull’ambiente terrestre e atmosferico non sono ancora completamente comprese né quantificate. Per affrontare questa lacuna, la comunità scientifica ha avviato programmi di ricerca volti a caratterizzare i materiali utilizzati nei veicoli spaziali e a comprendere il loro comportamento durante il rientro. L’obiettivo è determinare quali sostanze si formano durante la combustione e la frammentazione, e in che misura possano interagire con l’atmosfera. Particolare attenzione è rivolta ai prodotti di ablazione , cioè ai residui generati dall’erosione termica dei materiali esposti a temperature estreme, e alla loro distribuzione dimensionale e ottica, poiché tali particelle possono contribuire a modificare la chimica dell’alta atmosfera. Parallelamente, si sta approfondendo la composizione dei propellenti residui e dei componenti strutturali dei razzi e dei satelliti, per valutare quali elementi sopravvivano al rientro e quali possano depositarsi sulla superficie terrestre o marina. Analisi di laboratorio e misurazioni in situ, ad esempio mediante razzi-sonda, permettono di stimare l’altitudine e l’intensità delle emissioni, migliorando i modelli fisico-chimici dell’atmosfera. Questi studi mirano a valutare gli effetti a lungo termine dei materiali iniettati negli strati superiori dell’atmosfera, in particolare nella mesosfera e nella stratosfera, dove le reazioni chimiche indotte potrebbero alterare l’equilibrio naturale dei gas.
Autore: AstroBenny (Bendetta Facini) 11 novembre 2025
L’Agenzia Spaziale Indiana (ISRO) ha annunciato che entro la fine dell’anno verrà effettuato un passo storico per il programma spaziale nazionale: il primo test orbitale della navicella Gaganyaan, un progetto che rappresenta il sogno dell’India di portare i propri astronauti nello spazio con mezzi interamente sviluppati nel paese.
Autore: Tiziana Cardone 4 novembre 2025
La missione PLATO (acronimo di PLAnetary Transits and Oscillations of stars) della ESA rappresenta un salto importante nella ricerca di esopianeti: piccoli pianeti rocciosi simili alla Terra, che orbitano attorno a stelle simili al Sole, con un occhio privilegiato verso la cosiddetta “zona abitabile”.
Autore: Elisa Goffo 28 ottobre 2025
I pianeti che conosciamo nella nostra galassia sono più di 6000, ma sappiamo ancora molto poco su come si formino. Il modo migliore per studiare i loro processi di formazione è osservare i sistemi planetari “appena nati”. Il sistema planetario PDS 70 , situato a circa 370 anni luce da noi , è il miglior esempio che abbiamo scoperto finora ed anche il più studiato. é infatti il primo sistema conosciuto in cui gli astronomi hanno potuto assistere direttamente alla nascita di pianeti extrasolari. PDS 70 è una stella giovane, di circa 5 milioni di anni, che si trova ancora nella sua “infanzia”, se confrontata con i 4,6 miliardi di anni del nostro Sole. Per questo, e per molti altri motivi, è uno dei luoghi più studiati del cielo, dove possiamo osservare direttamente pianeti in formazione.
Autore: Andrea Vanoni 9 ottobre 2025
Un tempo riservata agli osservatori professionali e alle agenzie spaziali, l’osservazione e la ripresa di corpi celesti come la Luna, i pianeti e persino il Sole è oggi alla portata di molti grazie ai progressi della tecnologia e alla crescente accessibilità di strumenti astronomici amatoriali. Sempre più appassionati di astronomia si cimentano nella fotografia planetaria e solare, ottenendo risultati sorprendenti e contribuendo, talvolta, anche alla ricerca scientifica. Negli ultimi anni, il mercato ha visto un’impennata nella qualità e nella disponibilità di telescopi, camere planetarie, filtri solari e software di elaborazione immagini pensati per gli astrofili. Strumenti come: • Telescopi a lunga focale , ideali per l’osservazione planetaria • Camere CMOS ad alta sensibilità e frame rate elevato • Software di stacking e post-processing (come AutoStakkert!, RegiStax e AstroSurface) hanno rivoluzionato le possibilità di chi osserva il cielo da casa, permettendo di ottenere dettagli sorprendenti di Giove, Saturno, Marte, delle fasi lunari e persino delle macchie solari.
Show More