Il 26 giugno la NASA ha annunciato di aver selezionato SpaceX per lo sviluppo del veicolo per deorbitare in modo sicuro la ISS nel 2031.
SpaceX si occuperà solamente di consegnare la navicella alla NASA, la quale ne assumerà la proprietà ed il controllo e lo gestirà durante tutta la sua missione di rientro.
La fine della ISS è stata annunciata nel 2022 dalla NASA la quale ha parlato di un rientro controllato in atmosfera e l’inabissamento dei resti in un'area remota dell'Oceano Pacifico chiamata “Point Nemo” nota come il cimitero dei veicoli spaziali. E’ stata scelta questa zona perché si trova lontano da ogni centro abitato; le persone più vicine sono proprio gli astronauti quando sorvolano la zona in orbita terrestre a 400km di altezza!
La Stazione Spaziale Internazionale
La costruzione della Stazione Spaziale Internazionale è iniziata nel 1998 con il lancio del primo modulo russo Zarya; da quel momento, cinque agenzie spaziali, NASA, ESA, Roscosmos, JAXA e CSA hanno collaborato alla sua costruzione e mantenimento.
La stazione è composta da vari moduli pressurizzati per gli esperimenti e l'abitazione degli astronauti, pannelli solari, e strutture esterne
Tra i moduli più importanti ci sono il laboratorio statunitense Destiny, il modulo russo Zvezda, il modulo europeo Columbus ed i moduli Harmony e Tranquility costruiti in Italia.
Dal lancio dell’equipaggio della prima spedizione (Expedition 1, l'astronauta della NASA Bill Shepherd e i cosmonauti Yuri Gidzenko e Sergei Krikalev) il 2 novembre 2000, la ISS ha continuamente ospitato degli equipaggi con rotazioni ogni sei mesi e sono stati svolti più di 3.300 esperimenti in condizioni di microgravità da 72 spedizioni.
La stazione spaziale è utilizzata come un trampolino di lancio per future esplorazioni spaziali. I dati raccolti e le tecnologie sviluppate sulla stazione stanno preparando il terreno per missioni su future stazioni spaziali e missioni lunari.
La fine della ISS ed il futuro
Gli Stati Uniti, il Giappone, il Canada e i paesi dell'ESA si sono impegnati a mantenere operativa la stazione fino al 2030 (la Russia si è impegnata a proseguire le operazioni della stazione almeno fino al 2028).
Dopo tale data, la Stazione Spaziale Internazionale verrà sostituita da stazioni commerciali in orbita terrestre e dalla stazione Gateway in orbita lunare.
La stazione di Axiom Space sarà la prima ad ospitare gli astronauti della NASA grazie ad un contratto che permette di agganciare i primi moduli alla ISS per poi separarli quando la stazione commerciale sarà completa ed indipendente.
Altre soluzioni in orbita terrestre arrivano dalle agenzie governative come Roscosmos con “ROSS”, CMSA (Cina) con l’attuale Tiangong e ISRO (India) con una futura stazione in fase di progettazione ma anche da private come Blue Origin e Sierra Space con la loro “Orbital Reef”, Vast con “Heaven-1”, Starlab Space Con “Starlab”.
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