Con l’arrivo della calda stagione, in Italia così come in altri paesi caldi arrivano anche gli incendi che devastano il nostro Paese e la nostra natura. Gli incendi sono parzialmente dovuti al riscaldamento globale e alle temperature estreme che si raggiungono soprattutto nei mesi di Luglio e Agosto, ma anche purtroppo a causa nostra che malauguratamente li inneschiamo.
Gli incedi, oltre a causare delle vere e proprie catastrofi naturali mettendo a rischio la vita di tante persone, sono anche una delle cause principali di inquinamento ambientale. Durante gli incendi infatti si generano anidridi carboniche, composti organici volatili e particelle che vanno a modificare la composizione chimica dell’atmosfera
Le immagini che vi mostro sono state ricostruite grazie al satellite Sentinel-2 e ci fanno vedere la mappa degli incendi di Palermo nei giorni passati.
Il servizio di monitoraggio dell’atmosfera di Copernicus (The Copernicus Atmosphere Monitoring Service, CAMS) utilizza dati in tempo reale di osservazione delle aree incendiate e stima le emissioni degli agenti inquinanti.
Questo viene fatto attraverso il servizio Global Fire Assimilation System (GFAS) che permette di monitorare incendi attivi e estimarne le emissioni che poi saranno utilizzate dal sistema CAMS per fare una stima dei fumi presenti nell’atmosfera.
Queste stime vengono utilizzate direttamente in varie app sulla qualità dell’aria, per dare indicazioni sull’inquinamento ambientale nelle zone europee.
Le autorità nazionali e regionali oggi giorno si basano appunto su questi dati per sviluppare strategie per limitare l’esposizione dei cittadini europei all’inquinamento e per gestire l’impatto ambientale causato dagli incendi.
I satelliti Copernicus, e in particolare Sentinel-2, grazie ai sensori che hanno a bordo, riescono a identificare le polveri fumogene e riescono a stimare l’intensità e le emissioni degli incendi.
L’inquinamento dovuto agli incendi può essere tossico e può avere degli effetti devastanti sulla nostra salute.
CAMS monitora il trasporto delle emissioni e la loro composizione e riesce a predire in che direzione l’incendio si muoverà. Le emissioni tossiche di un incendio posso viaggiare nell’aria anche per svariati chilometri, ciò vuol dire che anche le aree che si trovano a migliaia di chilometri lontane dall’incendio, possono essere inquinate a causa dello stesso.
Nell’immagine qui sotto vediamo una predizione degli aerosol causati dall’incendio, che non e ‘ nient’altro che la predizione di quanto la luce del sole riesce a passare attraverso l’atmosfera.
Il monossido di carbonio rimane attivo per svariate settimane, pertanto rappresenta un ottimo indicatore di quanto i gas inquinanti viaggino nell’atmosfera.
L’anno scorso gli incendi in tutto il mondo hanno seguito il consueto pattern stagionale, che vede l’emisfero nord molto attivo tra maggio e ottobre con picchi nei mesi di Luglio e Agosto, che sono sempre i mesi più caldi e secchi. Quest’anno non fa eccezione e l’intensità delle ondate di calore sta colpendo l’Europa appunto durante questi giorni.
Con la nuova sentinella, CO2M, questi rilevamenti saranno ancora più efficaci e le previsioni più accurate, il che ci permetterà di gestire meglio queste emergenze ambientali e prendere decisioni in maniera più oculata.
Credits Images: ESA
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