Con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, le Nazioni Unite riservano alle discipline e alla didattica STEM un’attenzione speciale, riconoscendo loro una straordinaria utilità nel promuovere il pensiero critico, la creatività, il lavoro di squadra e il problem solving. Sono tutte caratteristiche fondamentali per i temi ambientali, che dal punto di vista tecnologico richiedono soluzioni innovative, spesso sperimentali.
Anche in Italia Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica sono diventate sempre più importanti negli ultimi anni. Tra il 4 e l’11 febbraio 2024 ci sarà una settimana nazionale dedicata alle materie STEM. L’appuntamento potrebbe diventare fisso, annuale, e per questo si è in attesa dell’approvazione definitiva di una legge. Nel nostro Paese siamo però ancora in ritardo rispetto al numero di laureati in queste discipline, solo il 24,5%. Forse proprio l’educazione ambientale potrebbe contribuire ad accendere maggiore interesse verso questi ambiti. I numeri, d’altra parte, già indicano una tendenza molto interessante. Secondo il 70% dei docenti intervistati durante l’ultima edizione del Progetto Scuole E.ON infatti, i ragazzi sono preoccupati per il futuro dell’ambiente. Inoltre, sempre il 70% dei docenti ha dichiarato che le attività formative svolte a scuola hanno una grande influenza sui comportamenti concreti delle famiglie.
L’11 febbraio è la Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, ricorrenza istituita nel dicembre 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per promuovere pieno ed equo accesso e partecipazione agli ambiti scientifici e riconoscere il ruolo fondamentale che le donne e le ragazze svolgono nel campo della scienza e della tecnologia.
L’uguaglianza di genere
è da sempre priorità di tutte le istituzioni internazionali, dalla sua fondazione l’ONU ha riconosciuto la parità e l’emancipazione femminile come elementi cruciali allo sviluppo economico globale, come evidenzia il
goal 5 dell’Agenda 2030.
A livello globale i dati dimostrano che la disparità è ancora troppo evidente e che è esigenza prioritaria per tutti i Paesi, garantire alle bambine, alle ragazze, alle donne l’uguaglianza di genere, in particolare l’accesso ai percorsi formativi in ambito STEM.
La necessità di incoraggiare le ragazze a scegliere percorsi STEM è stata evidenziata anche durante il Trasforming Education Summit, che si è svolto a settembre presso le Nazioni Unite.
Un rapporto Unesco sul tema afferma che i fattori che influenzano la partecipazione delle ragazze alle materie STEM sono legate a norme sociali, culturali e di genere che sviluppano stereotipi in quanto le ragazze sono spesso educate a credere che le STEM siano argomenti ‘maschili’ e che l’abilità femminile in questo campo sia per natura inferiore a quella dei maschi. Questo mina la fiducia, l’interesse e la volontà delle ragazze ad impegnarsi in materie STEM.
E’ quindi compito della comunità educante e della scuola riuscire ad abbattere questi stereotipi e incoraggiare le scelte verso le materie STEM.
A tal proposito, uno tra gli esempi virtuosi presentati durante il Summit è la storia di Kavita Sanghvi, preside della Chatrabhuj Narsee Memorial School di Mumbai, in India che ha perseguito l’obiettivo di indirizzare le ragazze verso le materie STEM attraverso un nuovo modo di insegnare e il suo stesso esempio, conseguendo un master in fisica nucleare e un master in educazione.
Il suo approccio è partito dall’analisi delle competenze richieste in università e nel mondo del lavoro: capacità di collaborazione, pensiero critico, networking, creatività. Queste competenze si sviluppano attraverso lo studio delle discipline STEM e in particolare trasformando l’apprendimento STEM in un’esperienza che metta in evidenza l’applicazione alla vita quotidiana e alle sfide del futuro e sia in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.
Oltre questo la strategia messa in atto è stata quella di creare consapevolezza sui percorsi di carriera in ambito STEM, invitando role model, partecipando ad eventi come open day, aprendosi al mondo delle aziende per comprendere quali sono le richieste per il futuro.
I risultati ottenuti sono stati straordinari, tanto da essere inseriti nella top 10 del premio World’s Best School Prize for Innovation.
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