Edu-STEM: Didattica Stem nell’agenda 2030

Daniela Giannoccaro • 30 maggio 2024

Con l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, le Nazioni Unite riservano alle discipline e alla didattica STEM un’attenzione speciale, riconoscendo loro una straordinaria utilità nel promuovere il pensiero critico, la creatività, il lavoro di squadra e il problem solving. Sono tutte caratteristiche fondamentali per i temi ambientali, che dal punto di vista tecnologico richiedono soluzioni innovative, spesso sperimentali.


Anche in Italia Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica sono diventate sempre più importanti negli ultimi anni. Tra il 4 e l’11 febbraio 2024 ci sarà una settimana nazionale dedicata alle materie STEM. L’appuntamento potrebbe diventare fisso, annuale, e per questo si è in attesa dell’approvazione definitiva di una legge. Nel nostro Paese siamo però ancora in ritardo rispetto al numero di laureati in queste discipline, solo il 24,5%. Forse proprio l’educazione ambientale potrebbe contribuire ad accendere maggiore interesse verso questi ambiti. I numeri, d’altra parte, già indicano una tendenza molto interessante. Secondo il 70% dei docenti intervistati durante l’ultima edizione del Progetto Scuole E.ON infatti, i ragazzi sono preoccupati per il futuro dell’ambiente. Inoltre, sempre il 70% dei docenti ha dichiarato che le attività formative svolte a scuola hanno una grande influenza sui comportamenti concreti delle famiglie.


L’11 febbraio è la Giornata Internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, ricorrenza istituita nel dicembre 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per promuovere pieno ed equo accesso e partecipazione agli ambiti scientifici e riconoscere il ruolo fondamentale che le donne e le ragazze svolgono nel campo della scienza e della tecnologia.


L’uguaglianza di genere è da sempre priorità di tutte le istituzioni internazionali, dalla sua fondazione l’ONU ha riconosciuto la parità e l’emancipazione femminile come elementi cruciali allo sviluppo economico globale, come evidenzia il goal 5 dell’Agenda 2030.

A livello globale i dati dimostrano che la disparità è ancora troppo evidente e che è esigenza prioritaria per tutti i Paesi, garantire alle bambine, alle ragazze, alle donne l’uguaglianza di genere, in particolare l’accesso ai percorsi formativi in ambito STEM.


La necessità di incoraggiare le ragazze a scegliere percorsi STEM è stata evidenziata anche durante il Trasforming Education Summit, che si è svolto a settembre presso le Nazioni Unite.


Un rapporto Unesco sul tema afferma che i fattori che influenzano la partecipazione delle ragazze alle materie STEM sono legate a norme sociali, culturali e di genere che sviluppano stereotipi in quanto le ragazze sono spesso educate a credere che le STEM siano argomenti ‘maschili’ e che l’abilità femminile in questo campo sia per natura inferiore a quella dei maschi. Questo mina la fiducia, l’interesse e la volontà delle ragazze ad impegnarsi in materie STEM.


E’ quindi compito della comunità educante e della scuola riuscire ad abbattere questi stereotipi e incoraggiare le scelte verso le materie STEM.


A tal proposito, uno tra gli esempi virtuosi presentati durante il Summit è la storia di Kavita Sanghvi, preside della Chatrabhuj Narsee Memorial School di Mumbai, in India che ha perseguito l’obiettivo di indirizzare le ragazze verso le materie STEM attraverso un nuovo modo di insegnare e il suo stesso esempio, conseguendo un master in fisica nucleare e un master in educazione.

Il suo approccio è partito dall’analisi delle competenze richieste in università e nel mondo del lavoro: capacità di collaborazione, pensiero critico, networking, creatività. Queste competenze si sviluppano attraverso lo studio delle discipline STEM e in particolare trasformando l’apprendimento STEM in un’esperienza che metta in evidenza l’applicazione alla vita quotidiana e alle sfide del futuro e sia in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030.


Oltre questo la strategia messa in atto è stata quella di creare consapevolezza sui percorsi di carriera in ambito STEM, invitando role model, partecipando ad eventi come open day, aprendosi al mondo delle aziende per comprendere quali sono le richieste per il futuro.

I risultati ottenuti sono stati straordinari, tanto da essere inseriti nella top 10 del premio World’s Best School Prize for Innovation.


Condividi

Il 1° luglio 2025 è stata scoperta una cometa interstellare dal telescopio Atlas
Autore: Elisa Goffo 15 luglio 2025
Il 1° luglio 2025 è stata scoperta una cometa interstellare nel suo passaggio attraverso il Sistema Solare. La scoperta è stata effettuata dal telescopio ATLAS (Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System), situato a Río Hurtado, in Cile. Sebbene gli astronomi abbiano inizialmente ipotizzato che si trattasse di un asteroide, le osservazioni successive hanno rivelato la presenza di una chioma e di una breve coda . Questo ha confermato che si trattava in realtà di una cometa, che è stata quindi denominata 3I/ATLAS. Il numero “3” indica che è il terzo oggetto interstellare conosciuto, mentre la “I” sta per “interstellare”.
La crescita del numero di satelliti e detriti spaziali impone un'evoluzione dei sistemi di gestione.
Autore: Giovanni Garofalo 11 luglio 2025
L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha pubblicato il " Zero Debris Technical Booklet " il 15 gennaio 2025, un documento fondamentale che delinea le tecnologie necessarie per raggiungere l'obiettivo di Zero Debris entro il 2030. Questo è il risultato di una collaborazione tra ingegneri, operatori, giuristi, scienziati ed esperti di politica, tutti membri della comunità Zero Debris, composta dai firmatari della Zero Debris Charter. (European Space Agency, 2024).
Nuovo satellite di osservazione della Terra per il monitoraggio delle superfici ghiacciate
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 9 luglio 2025
Il 30 luglio, l’ISRO, l'agenzia spaziale indiana, lancerà un nuovo satellite di osservazione della Terra con l'obiettivo di monitorare i cambiamenti delle superfici ghiacciate del pianeta . La missione trasporterà a bordo il radar NISAR , frutto di una collaborazione tra ISRO e NASA per il monitoraggio ambientale su scala globale. Il lancio avverrà dal Satish Dhawan Space Centre, in India, utilizzando un razzo Geosynchronous Satellite Launch Vehicle Mark II (GSLV Mk II), il vettore sviluppato dall'India per la messa in orbita di satelliti geostazionari. Questa missione rappresenta un importante passo avanti nella cooperazione internazionale per lo studio dei cambiamenti climatici e delle dinamiche terrestri.
EduSTEM: stem sotto l'ombrellone
Autore: Daniela Giannoccaro 4 luglio 2025
Esperimenti scientifici da fare in spiaggia (per imparare divertendosi) Le vacanze estive sono sinonimo di relax, gioco e tempo libero. Ma chi ha detto che d’estate non si può anche imparare? La spiaggia può trasformarsi in un vero e proprio laboratorio a cielo aperto, dove sabbia, sole, acqua e vento diventano strumenti di scoperta scientifica. In questo articolo ti propongo 5 esperimenti semplici e divertenti da fare in riva al mare con bambini e ragazzi. Niente schemi complicati, solo tanta curiosità e voglia di esplorare il mondo naturale... con piedi nella sabbia e mente accesa!
Biomass -Earth Explorer: il satellite che fa progredire le scienze della Terra
Autore: Lucia Pigliaru 2 luglio 2025
Il 29 Aprile del 2025, dallo spazioporto di Kourou su un razzo Vega-C, e’ stato lanciato il satellite ESA Biomass . Biomass fa parte della famiglia degli Earth Explorer : satelliti che condividono l'obiettivo comune di far progredire le scienze della Terra contribuendo a rispondere ai principali quesiti scientifici attraverso l'osservazione della terra con strumenti avanzati. Ognuno degli Earth Explorer è dedicato all' osservazione di un diverso aspetto del sistema terrestre , come la criosfera, l'idrosfera, l'atmosfera e la ionosfera, nonché l'interno della Terra. L'obiettivo principale di queste missioni è comprendere la Terra come geosfera e le sue complesse interazioni.
Autore: AstroBenny (Benedetta Facini) 24 giugno 2025
La missione Axiom-4 (Ax-4), che avrebbe dovuto rappresentare il ritorno di India, Polonia ed Ungheria nello spazio, ha recentemente subito molti rinvii a causa di malfunzionamenti al razzo Falcon 9 di SpaceX e a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. Inizialmente il lancio era previsto per il 29 maggio, ma è stato rinviato prima all’ 8 giugno, poi al 10, all’11, successivamente al 12, al 22 giugno e infine a data da destinarsi. Al momento non si hanno notizie sulla prossima finestra di lancio disponibile.
Strumenti per l'astrofotografia di sole, Luna e pianeti
Autore: Andrea Vanoni 20 giugno 2025
L’astrofotografia può essere una disciplina emozionante soprattutto con l’avvento delle videocamere dedicate, dei software e mediante l’utilizzo di telescopi con un buon potere risolutivo.
Il Sole è una stella di media grandezza, con un diametro di circa 1,4 milioni di km e una superficie
Autore: Elisa Goffo 17 giugno 2025
Il Sole , la nostra stella, è una "nana gialla" di media grandezza, con un diametro di circa 1,4 milioni di km e una superficie rovente di circa 5500 °C. Nato circa 4,6 miliardi di anni fa, oggi si trova nella fase di "sequenza principale” , dove fonde idrogeno in elio nel suo nucleo, generando l’energia che ci raggiunge sotto forma di luce e calore – un processo che continuerà ancora per miliardi di anni.
Verità sulle scie chimiche: la scienza ci aiuta a distinguere la realtà dal mito
Autore: Gabriele Dessena 12 giugno 2025
Negli ultimi anni, si sono moltiplicate le voci su presunti complotti legati alle scie lasciate dagli aerei in alta quota . Molti chiamano queste tracce scie chimiche (chemtrails in inglese), ipotizzando che contengano sostanze misteriose o pericolose disperse intenzionalmente. In realtà, dietro a queste linee bianche che solcano il cielo si cela una spiegazione molto più semplice e, soprattutto, scientificamente fondata .
Con l’aumento della congestione orbitale, l’evitamento delle collisioni diventa sempre più complesso
Autore: Giovanni Garofalo 4 giugno 2025
L'Agenzia Spaziale Europea (ESA) ha pubblicato il "Zero Debris Technical Booklet" il 15 gennaio 2025, un documento fondamentale che delinea le tecnologie necessarie per raggiungere l'obiettivo di Zero Debris entro il 2030. Questo è il risultato di una collaborazione tra ingegneri, operatori, giuristi, scienziati ed esperti di politica, tutti membri della comunità Zero Debris, composta dai firmatari della Zero Debris Charter. (European Space Agency, 2024)
Show More