Lo scorso Maggio 2023, la regione Emilia Romagna è stata travolta da un’alluvione devastante. Ci siamo ritrovati ad essere i protagonisti di un evento catastrofico.
Nel nostro articolo di oggi vediamo come lo spazio, e in particolare il satellite Copernicus Sentinel-1, ci ha aiutato nella gestione di questa Emergenza.
Ecco qui un’immagine rilevata dal Satellite Copernicus Sentinel-1 della ESA (European Space Agency):
Le capacità di Copernicus Sentinel-1 di "osservare" anche attraverso le nuvole e la pioggia, oltre che in condizioni di oscurità, rendono questo satellite particolarmente utile per monitorare gli effetti di inondazioni, alluvioni ecc.: in particolare, nella foto, si possono distinguere facilmente i corsi d'acqua, in nero, e le aree allagate dalle esondazioni dei fiumi, in rosso; le aree urbane sono in bianco.
Lo scorso maggio, le forti piogge in Emilia Romagna hanno causato straripamenti di ben 23 fiumi nella regione, causando disagi a ben 30 mila residenti. Questo evento catastrofico ha causato la morte di ben 14 persone, travolto la vita di circa un milione di persone e causato danni che ammontano a ben 5 milioni di euro.
Appena travolti dall’inondazione, la Protezione Civile ha attivato il servizio satellitare di emergenza di Copernicus, noto anche come Copernicus Emergency Management Service (CEMS).
Il CEMS e ‘un servizio che permette di gestire tutte le emergenze naturali fornendo dati e immagini geospaziali che servono a decidere come dove e quando intervenire.
CEMS monitora l’Europa costantemente. Le autorità di sicurezza nazionale possono decidere di essere notificate costantemente oppure possono attivare questo servizio in casi di emergenza.
Ecco qui un’altra immagine fornita da Sentinella 1:
Proprio per la gestione delle inondazioni, il CEMS ha lanciato un nuovo prodotto: il Global Flood Monitoring (https://extwiki.eodc.eu/GFM/PUM/Products) (GFM).
Questo è uno strumento unico nella sua specie: permette di allertare I servizi civili in maniera tempestiva. Per questo servizio vengono utilizzati anche i dati di sentinella-1 che ha a bordo un radar che monitora il clima di giorno e di notte, fornendo immagini dove si può discernere l’acqua dal terreno brullo e quindi permettere di rilevare le inondazioni.
In futuro, con il supporto di LSTM (Land Surface Temperature Monitoring), un nuovo satellite Copernicus al momento in fase di sviluppo di cui ho parlato nel mio precedente blog, sarà ancora più facile gestire questi casi di emergenze ed intervenire in maniera più tempestiva.
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