Per quanto l’aviazione abbia norme e pratiche operative molto più stringenti rispetto ad altri mezzi di trasporto, l’ambiente e le condizioni in cui opera rendono le conseguenze di possibili avarie, guasti o malfunzionamenti non trascurabili. Dall’avvento dei jet, si è visto un progressivo miglioramento dell’affidabilità tecnica degli aeromobili che ha fatto emergere altri punti critici nel mondo dell’aviazione.
Innanzitutto, bisogna dire che in aviazione un incidente, o un inconveniente grave (un incidente senza danni a cose o persone), non avviene mai per una sola causa. Infatti, negli anni le procedure e l’avanzamento della tecnica hanno reso disponibili ridondanze sia nei sistemi che nelle procedure operative rendendo le operazioni più sicure. Se è vero che tecnicamente si può affinare un sistema per renderlo più sicuro, le procedure operative sono sempre effettuate da esseri umani che, per natura, sono influenzati da fattori esterni.
Come dimostrato da Airbus in un recente report (Figura 2), lo sviluppo tecnologico degli aeromobili ha ridotto notevolmente, più del 95%, la cadenza di eventi fatali nel mondo dell’aviazione commerciale. Questo processo nel tempo ha fatto emergere altre aree critiche. Come mostrato in Figura 3, il progresso tecnologico ha fatto sì che meno incidenti fossero legati a problemi tecnici, ma facendo emergere i fattori umani.
Conseguentemente, si è visto da parte dell’ICAO (International Civil Aviation Organization) e dei regolatori nazionali una crescente attenzione verso il fattore umano, che ha alimentato la creazione di procedure, non più solo direttamente applicate alle operazioni, ma di addestramento continuo anche sui fattori umani, per far sì che le persone stesse ne fossero consapevoli.
Malgrado i grandi progressi nella gestione della sicurezza, un sempre più limitato numero di incidenti ancora accade. Ma vi siete mai chiesti chi è responsabile per fare le investigazioni sugli incidenti aerei?
Iniziamo dal contesto internazionale. L’ICAO determina che lo stato dove accade l’evento ha il dovere di iniziare l’investigazione, ma con la facoltà di poter delegare ad un altro stato parte o tutta l’investigazione. Inoltre, lo stato può invitare gli stati di registro, dell’operatore, di progetto e di produzione.
Dal punto di vista della normativa europea, gli stati devono garantire la terzietà: l’autorità nazionale dell’aviazione non può essere incaricata delle indagini.
In Italia questa disposizione è stata recepita istituendo nel 1999 l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) con la missione principale di svolgere le investigazioni tecniche per gli incidenti aerei che succedono in Italia. L’indipendenza dell’ANSV è determinata dal suo totale scollegamento dall’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Infatti, l’ANSV è sotto la diretta vigilanza della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Per chi fosse interessato ad approfondire il tema della sicurezza aerea, si rimanda al sito dedicato dell’ENAC https://www.enac.gov.it/sicurezza-aerea, mentre si rimanda al sito dell’ANSV, https://ansv.it/chi-siamo/, per ulteriori dettagli sulle investigazioni.
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